Lodi, dentista corrotto: nell’armadietto la prova. Ecco le intercettazioni

Al Delmati fu trovata una tabella per gli anni dal 2017 al 2019 con l’appunto "Da Wisil 30.01.2020"

Dentista corrotto

Dentista corrotto

Sant'Angelo Lodigiano (Lodi), 2 giugno 2022 - Le preoccupazioni della rappresentante legale della Wisil Latoor srl di Milano, Roberta Miccichè, per la mancanza di denaro con cui pagare il dottor Gianfranco Colella. Ma pure tanto di "statistiche" da tenere e aggiustare. Emerge anche questo dalle carte dell’indagine condotta dalla Finanza di Milano in base alla quale, martedì, è finito ai domiciliari il 64enne dentista dell’Asst di Lodi in servizio all’ospedale "Delmati" di Sant’Angelo. Gianfranco Colella, detto l’ “imperatore”, deve rispondere delle accuse di avere prescritto protesi, accessori e manufatti ortodontici anche in eccesso e/o non necessari, in modo da far risultare in fattura prezzi ed oneri maggiorati, pagati dai pazienti. Ciò in cambio di un indebito compenso, da Wisil, quantificato in 97mila euro. È la mattina del 15 dicembre quando la Miccichè telefona alla sua azienda e parla con una stretta collaboratrice (C) informandosi sugli incassi ottenuti e preoccupata della mancanza di denaro contante utile a pagare anche Colella.

C: Buongiorno signora R: Buongiorno, ho provato a chiamarla sul cell ma non.. c’è la segreteria

C: ah c’è la segreteria? bho non so.. R: si, parte Iliad servizio di segreteria.. Niente, volevo sapere abbiamo per caso incassato qualcosina o niente?

C: si, 1337 euro e degli assegni. R: si, insomma non è il massimo. Sono un po’ in ansia perché finisce il mese prima e io ho pochi.. pochi soldi. Parlo di contanti, quindi c’è un po’ di ansia e devo fare la paghe, quello è il fatto (...)

C: faccio fatturare R: vabbè.. quello adesso.. non è che.. da un lato per noi è meglio perché così il bilancio.. insomma, più fatturiamo alla fine meglio è.. però io queste spese fisse le ho, e poi a fine.. a fine dicembre è peggio che a tutti gli altri mesi perché sa che c’è ancora il dottor Colella, no? E’ ancora li da fare, però io non ci riesco questo mese se non incassiamo un pò, perché questo comincerà a telefonare

Anche il 16 dicembre la Miccichè parla con un suo collaboratore (F) della difficoltà di recuperare il contante per Colella

F: Ti faccio fare i (fonetico), è Natale è Natale; R: E’ Natale;

F: quindi l’imperatore cosa vorrà mai?; R: eeee quattro cinque mila euro che io non ho.

Relativamente ai rapporti con i medici privati, sostengono gli inquirenti, vi era una situazione consolidata di mancata fatturazione degli introiti. Prima che venisse avviata la produzione delle protesi, i medici prescrittori richiedevano quanto doveva essere fatturato e quanto non fatturato. Così si creava un "fondo". Dalle intercettazioni all’interno dell’ufficio della Wisil Latoor poi è emerso che era la stessa Miccichè a occuparsi dei conteggi relativi alle tangenti da conferire ai medici compiacenti, con “statistiche” e “tabulati” dalla stessa studiati ed esaminati con scrupolo. Le Fiamme gialle hanno anche immortalato la Miccichè mentre predisponeva la busta per il dottor Colella posizionando il foglio delle statistiche unitamente ai soldi in contanti. Nell’armadietto dell’ospedale di Sant’Angelo in uso esclusivo al dottor Colella poi gli inquirenti hanno rinvenuto un documento riportante in una tabella tutte le prestazioni protesi – ortodonzia per gli anni 2017-2018-2019, con l’appunto manoscritto “Da Wisil 30.01.2020”.