Cyberbullismo in una scuola. Vessavano un compagno, ammoniti

Provvedimento del questore verso cinque studenti. La vittima denigrata con una chat parallela a quella ufficiale

Cyberbullismo in una scuola. Vessavano un compagno, ammoniti

Cyberbullismo in una scuola. Vessavano un compagno, ammoniti

Cyberbullismo tra 18enni, il questore di Lodi Pio Russo emette cinque ammonimenti. I provvedimenti, che hanno una funzione sociale e preventiva, sono scattati nell’ambito delle attività di prevenzione circa le varie forme di “devianza minorile“ presenti sul territorio lodigiano. È stata la divisione anticrimine a portare avanti l’istruttoria che ha poi permesso di arrivare ai nomi dei ragazzi interessati. Per gli inquirenti si tratterebbe di condotte vessatorie e diffamatorie , attuate attraverso la rete Internet. Comportamenti ai danni di un compagno di classe, posto in condizione di isolamento e privato così di qualsiasi possibilità di relazione sociale con gli altri compagni.

In particolare, i ragazzi, all’interno di una chat parallela a quella ufficiale della classe, avevano veicolato commenti dal contenuto diffamatorio, molesto e fortemente denigratorio, sul conto del compagno e anche nei confronti di un docente, accompagnati da messaggi di consenso alle varie offese, con il solo fine di isolare la vittima. Tale attività si è resa possibile grazie alla segnalazione della scuola , che è entrata in possesso di tali conversazioni e con la quale, in un’ottica di continua collaborazione con la Polizia, è stato anche organizzato un incontro con gli studenti. Una mattinata che aveva proprio l’obiettivo di illustrare le conseguenze delle proprie azioni. Alcuni di questi giovani, all’atto della notifica del provvedimento alla presenza dei genitori, hanno aderito all’opportunità di intraprendere un percorso psicologico riabilitativo, volto all’elaborazione e revisione critica dei propri comportamenti. Un percorso seguito dal Centro Italiano per la Promozione della Mediazione di Milano, possibile grazie alla sottoscrizione, da parte del Questore di Lodi, nell’ottobre 2022, del Protocollo Zeus. Paola Arensi