Covid Lodi, record lombardo di contagi. Indice Rt a 1,31

L’indice di diffusione (Rt) è risalito a 1,31, il dato più alto nella regione: ogni positivo porta il virus a più di una persona

L'ospedale di Lodi

L'ospedale di Lodi

Lodi - Nel Lodigiano è aumentata la velocità dei nuovi contagi. Nell’ultima settimana, infatti, si è passati a un Rt (indice di diffusione del virus) per il Covid-19 di 1,31 (dato aggiornato a domenica scorsa) contro lo 1,18 della settimana precedente. Un valore Rt sopra 1 infatti significa che ogni positivo, in questo tipo di calcolo dopo una settimana, ne genera più di uno. È quanto emerge dal monitoraggio del docente Davide Tosi dell’Università dell’Insubria. E che piazza la provincia di Lodi al primo posto della classifica, con un Rt più alto tra le province lombarde.

Il trend sta cambiando e lo confermano ovviamente i numeri. Nell’ultima settimana, dal 29 ottobre al 4 novembre, i casi di Covid registrati nella provincia sono stati 66. Un dato in aumento rispetto ai 58 contagiati della settimana 15-21 ottobre. L’incidenza a livello territoriale è quasi 30 casi ogni 100mila abitanti. A questo bisogna affiancare anche i dati nelle scuole. In generale, nelle scuole delle province di Milano e Lodi, in queste ultime settimane, i casi di tamponi positivi sono passati da 142 a 188 e 220. Questi ultimi, sono stati registrati da Ats, nella settimana tra il 25 e il 31 ottobre. Negli ospedali, invece, la situazione non sembra destare enormi preoccupazioni grazie alla campagna vaccinale, che nel Lodigiano ha permesso di inoculare a oltre il 92% della popolazione almeno una dose di vaccino. Per questo, restano meno di una decina i pazienti ricoverati per Covid tra le corsie dei presidi ospedalieri del Lodigiano. E anche in terapia intensiva ci sono due pazienti non intubati. Da monitorare la situazione in pediatria.

Il 7 novembre 2020 i pazienti Covid ricoverati nell’Azienda ospedaliera di Lodi erano 129, di cui 110 acuti a Lodi e Codogno, 19 subacuti a Sant’Angelo. I pazienti Covid in terapia intensiva restano 5, 4 a Lodi, 1 a Codogno. Ma la situazione, in piena seconda ondata, doveva ancora peggiorare. I casi infatti avevano continuato ad aumentare ancora per qualche settimana. Ora, nonostante l’incidenza in aumento, in Lombardia si respira un cauto ottimismo. "È chiaro che siamo in una situazione completamente diversa della pandemia rispetto a un anno fa", ha dichiarato il presidente dell’Ordine dei medici di Lodi, Massimo Vajani che tra i suoi pazienti ha solo due casi da tenere sotto osservazione perché venuti a contatto per lavoro con persone colpite dal virus. "Grazie ai vaccini siamo in una situazione molto diversa e il virus è meno incisivo – ha sottolineato –. Ma non dobbiamo abbassare la guardia".