PAOLA ARENSI
Cronaca

Crisi Covid per le famiglie: impossibile mantenere gli animali domestici

Tante le richieste di aiuto ai gattari: si cercano antiparassitari farmaci e cibo

Micini abbandonati

Micini abbandonati

Somaglia, 5 novembre 2020- La crisi Covid piega le famiglie e tra i dispiaceri c’è anche la difficoltà di mantenere i propri animali domestici. “L'anello fragile di questa realtà portate dal Covid sono coloro che oggi, per via della crisi generale, ci chiedono aiuto su diversi fronti - spiega la gattara Virginia Bescapé, continuando - La gente ci ferma per chiederci cibo destinato ai propri amati animali domestici, anti parassitari o farmaci. Beni prima scontati e che ora queste persone non possono più permettersi perché è già tanto se riescono a mangiare loro”. Un fiume di dolore dato che, nella maggior parte dei casi, si tratta di amanti degli animali che si sentono umiliati e addolorati per la condizione in cui sono costretti a farli vivere.

“Cito, tra tutte, una storia recente che ha visto una signora, impossibilitata a continuare a mantenere i suoi tre amati gatti, che ne ha affidato uno, sperando di dargli una vita migliore, a un camionista di passaggio e per cui si è poi attivata Miagolandia che, scoperto il fatto, ha preso in cura le restanti bestiole” racconta rattristata la volontaria. Insomma, la crisi porta fame e disperazione e priva le persone degli affetti più cari che, spesso, hanno quattro zampe. L'invito degli animalisti è di chiedere aiuto alle realtà locali che possono intervenire in questi casi: ”Non si deve avere vergogna, nessuno sceglie i propri problemi, l'importante è che questi animali in difficoltà non vengano affidati a chiunque o abbandonati, ma si trovi per loro soluzioni giuste. Non si devono trovare metodi personali che non hanno senso" sottolinea Bescapé. Anche le colonie feline soffrono le difficoltà di approvvigionamento del periodo. “Noi giriamo in cerca di oboli mettendoci la faccia, ma ciò che riusciamo a trovare non basta mai", osserva demoralizzata la gattara.

Abbiamo il problema degli approvvigionamenti di cibo, anti parassitari, farmaci etc. anche per questi gruppi di felini. Si vedono gli sportelli della Caritas con file di persone, molti hanno perso il lavoro e questo si riflette anche nella gestione delle colonie e degli animali. È una filiera parallela a quella umana. E i negozi di animali ci dicono che si sono ridotti gli acquisti. Speriamo cambi qualcosa e che le norme anti Covid non ci limitino ancora negli spostamenti. Perché in primavera è stata dura occuparsi dei trovatelli” conclude. Per contribuire alla raccolta di beni per animali contattare il numero 3477250647.