
Andrea Facchini di Somaglia
Lodi, 10 marzo 2020 - «Non è una banale influenza, non sottovalutatela e salvaguardate chi vi sta intorno". L’appello arriva di nuovo, tramite i social network, da Andrea Facchini di Somaglia. è uno dei giocatori della squadra Picchio pub, tra i primi contagiati nel Lodigiano da Coronavirus ma anche tra i più coraggiosi. Andrea, che è in fase di guarigione, ricorda: "Sono stato vicinissimo a un ricovero ospedaliero, questa sindrome non è neanche paragonabile a quella influenzale normale. La febbre alta che non passa, i dolori lancinanti alle ossa, la tosse, il mal di testa perenne e martellante e la totale incapacità di reggersi in piedi, definiscono questa patologia come ‘nuova’ soprattutto perché a questo virus basta pochissimo per degenerare". Poi l’appello a "non minimizzare assolutamente la problematica e i sintomi; l’invito a rimanere in casa senza svaghi cosiddetti sociali è di fondamentale importanza. Ho visto coi miei occhi le persone in terapia intensiva con la dottoressa che mi diceva: “Andrea ritieniti fortunato che ti mando a casa“". L’obiettivo , insiste, "è cercare di ridurre il più possibile il rischio di contagio nelle prossime settimane. Avrei tanto voluto filmare quello che ho vissuto vicino alla terapia intensiva del San Matteo di Pavia. Continuate a non capirne la gravità, questa è una situazione unica, un’emergenza che non si è mai vista. Continuate a non pensare ai vostri cari più deboli, che se colpiti, potrebbero lasciarci la vita. Siamo al collasso sanitario. Tutto il resto ora non conta". Paola Arensi