
La riorganizzazione prende il via a seguito della crescita dei contagi
Lodi, 21 ottobre 2020 - L’Asst sta disponendo 76 posti letti per il Covid a Lodi, Codogno e Sant’Angelo, con l’aggiunta di 40 “letti di sorveglianza“ al Delmati. Il nosocomio di Casalpusterlengo invece sarà utilizzato come “covid free“. Il piano, predisposto dall’Asst con l’Ats Città metropolitana e con la Regione firmato dal direttore sanitario, Paolo Bernocchi, è stato inviato ai sindacati. La riorganizzazione anti pandemia prevede, "tenuto conto degli spazi e delle risorse umane e strumentali", la progressiva attivazione di 76 posti letto dedicati ai pazienti positivi al coronavirus, senza contare la Terapia intensiva.
Quindi 36 letti Covid, di cui 18 già attivati, sono previsti al secondo piano, nella terza ala dell’ospedale Maggiore; altri 20 sono previsti nel reparto di Riabilitazione cardiologica (che viene chiuso) al piano rialzato del presidio di Codogno. Secondo il piano di Asst, poi gli altri 20 letti verranno ricavati in un’ala al sesto piano dell’ospedale di Sant’Angelo "mediante la ricoversione, entro fine ottobre, di 14 posti letto di cure sub acute e di 6 di specialistica respiratoria". Nell’ospedale barasino inoltre, come già annunciato, al quarto piano, verranno attivati 40 posti ‘di sorveglianza’ di pazienti che non possono essere dimessi ma che non necessitano di ventilazione e presentano sintomi lievi. Di questi, 20 entro ottobre al posto di uffici amministrativi, altri 20 entro novembre. Dei 40 posti, precisa Asst, 20 saranno destinati alla “degenza di comunità“, ovvero a pazienti dimessi da strutture di ricovero, residenze per anziani o disabili, che non possono attendere la negativizzazione al proprio domicilio.
Secondo il piano "verranno implementati i posti letto dedicati ai pazient Covid free a Casalpusterlengo": si tratta di 20 posti letto di cui 13 già destinati ai sub acuti, e gli altri derivanti dalla trasformazione di 7 letti di medicina di bassa intensità; e di 15 letti di riabilitazione specialistica, con l’aggiunta di 5 posti ai 10 già esistenti. In totale quindi 50 posti letto. Allo scopo di mantenere l’attività chirurgica “no Covid“ vengono attivati il day surgery a Lodi e il trasferimento dell’attività chirurgica a bassa intensità a Codogno.
Il sindacato Fisi, oltre ad indire una fiaccolata per venerdì 30 ottobre alle 20.30 in piazza Caduti a Sant’Angelo per contestare la gestione del Delmati, ha chiesto alla Prefettura di esperire due tentativi di conciliazione con l’Asst, accusata dal sindacato di una "riorganizzazione per Covid senza confronto coi sindacati", effettuata, dice il portavoce Gianfranco Bignamini, "con la "riduzione di posti letto in alcuni reparti", e che non tiene conto "di infartuati, malati di tumore, ecc.", mentre i cittadini "vengono chiamati per cancellazione o rinvio di visite" e dunque "spinti verso i privati".