
di Mario Borra
Giorno di Pasqua amaro per diverse famiglie della Bassa colpite da un’ondata di furti. La banda del flessibile si è fatta viva a Codogno, alla frazione Triulza in via Molinetto, approfittando dell’assenza momentanea dei proprietari. Dopo aver forzato l’infisso di una finestra, i ladri hanno fatto irruzione in casa tagliando, con l’arnese da cantiere, la cassaforte: i malviventi hanno trafugato tutto quanto vi era contenuto ovvero monili in oro, argenteria e altri oggetti preziosi il cui valore è ancora da quantificare con esattezza. Poi sono fuggiti con il ricco bottino, senza lasciare apparenti tracce. Sembra che i vicini abbiano notato a metà mattinata due sconosciuti scendere da una vettura di colore chiaro, ma le testimonianze sono troppo povere per risalire ai colpevoli.
Ma i ladri hanno purtroppo imperversato senza sosta anche da altre parti: i carabinieri hanno dovuto effettuare un altro sopralluogo di furto a Cascina Gazzina Seconda, che si trova proprio dietro al campo da calcio della Polisportiva San Biagio a Codogno; mentre i malviventi hanno colpito duro anche in un paio di appartamenti nella zona di Cascina Lovera, a Brembio.
Incursioni anche negli appartamenti situati sopra lo show room di Bravi Arredamenti, che si affaccia sulla via Emilia a Guardamiglio. Per entrare, a uno dei quattro alloggi è stata tagliata la porta con il flessibile. In un altro sono stati trafugati monili, mentre nei successivi erano ancora in corso le valutazioni dopo il sopralluogo delle forze dell’ordine. I soliti ignoti sono pure scesi nel negozio, ma sono stati messi in fuga dall’allarme entrato in funzione.
Grave episodio invece a Vittadone, frazione di Casale, in via Redipuglia dove i ladri, dopo aver forzato una finestra, hanno rubato gli oggetti in oro. Ma l’antefatto denota come i malviventi utilizzino le più svariate tecniche per raggiungere l’obiettivo: infatti, due giorni prima del colpo, i ladri avevano rubato i documenti dell’auto della vittima posteggiata al cimitero di Cornovecchio. I banditi a questo punto, indirizzo alla mano, si sono presentati alla porta dell’abitazione della vittima fingendosi carabinieri e riuscendo a entrare per capire dove fossero soldi e l’oro dopo aver fatto alcune domande tranello. L’anziano, in questa occasione, non è però caduto nella trappola e li ha messi in fuga. I ladri tuttavia non hanno rinunciato e, dopo aver visionato dove i preziosi erano collocati, sono appunto tornati il giorno di Pasqua, entrando in casa dalla finestra.
Il weekend però era iniziato molto male anche a causa di un’altra banda a caccia di satellitari in dotazione ai trattori agricoli: i ladri sono riusciti a rubare i dispositivi molto costosi in cascine a Orio Litta, Terranova dei Passerini e Secugnago. Solo dieci giorni prima erano stati sottratti tre analoghi satellitari in un’azienda agricola a San Rocco al Porto.