MARIO BORRA
Cronaca

Codogno, il quinto binario non avanza e il sindaco Passerini scrive a Rfi: i tempi vanno rispettati

La consegna era prevista per fine mese ma il cantiere resta fermo. Una beffa non solo per i pendolari

Il cantiere alla stazione di Codogno

Il cantiere alla stazione di Codogno

Rfi a febbraio aveva comunicato al Comune che tempo pochi mesi e lo sfondamento del quinto binario ferroviario, i cui lavori sono iniziati ben quattro anni fa, sarebbe stato finalmente realtà con la conclusione delle ultime opere e quindi i pendolari avrebbero potuto entrare e uscire dalla stazione anche da viale Trivulzio. Il sindaco Francesco Passerini si era fissato fine maggio come data ultima, stando però largo rispetto alle promesse dell’ente ferroviario. La sensazione, a ieri, è che il cantiere da febbraio, non sia più ripartito o quasi. E per i viaggiatori resta la beffa visto che devono, tra le altre cose, sempre servirsi della passerella pedonale sopraelevata le cui condizioni sono al limite del degrado assoluto. Il primo cittadino ha già effettuato un sopralluogo nei giorni scorsi presso il cantiere dello sfondamento, senza però incontrare nessuno, ma solo per sincerarsi lo stato di avanzamento dei lavori. Ed è rimasto deluso. Passi in avanti sembrano non essercene stati anche se, appunto, rispetto al cronoprogramma messo nero su bianco da Rfi, avrebbero dovuto essere già conclusi o quasi. Ieri nessun operaio era all’interno del cantiere, la rete metallica era sigillata e la zona d’accesso al budello sotto i binari pieno d’acqua. Eppure per terminare l’opera mancherebbe poco: la pavimentazione, la copertura della salita e discesa di viaggiatori ed altre finiture.

Passerini ha già scritto ad Rfi, in forza di quella promessa di fine lavori per fine maggio, chiedendo quando sarà la inaugurazione e quale data di apertura sia già stata messa in programma. Un modo non troppo velato per inchiodare Rfi alle proprie responsabilità rispetto alla tempistica. La realizzazione del nuovo passaggio sotto i binari fa parte di un più complesso e milionario intervento su tutta la stazione deciso da Rfi anni fa, iniziato nel 2019 e non ancora terminato; anzi adesso è pure decollato quello relativo al corpo di fabbrica e all’area esterna di piazzale Cadorna. E sullo sfondo si staglia la maxi opera del raddoppio Codogno-Piadena il cui primo lotto dovrebbe decollare non prima del 2026-2027 e che interesserà Codogno fino a Cavatigozzi: in città si spera che l’attuale intervento sullo scalo finisca prima dell’inizio dell’altra opera monumentale.