Codogno esce dal Cfp: "Non avevamo doti di preveggenza", dice Bozzi

Il Comune di Codogno esce dal Consorzio per la Formazione Professionale e l'Educazione Permanente. La lista di minoranza Codogno Insieme 2.0 polemizza chiedendo quali alternative concrete esistono per i giovani. Il sindaco e il consigliere delegato rispondono che cercano solo un servizio migliore.

"Uscita senza problemi? Non mi risulta visto che la comunicazione è arrivata all’assemblea dei comuni aderenti al Cfp come un fulmine a ciel sereno, senza alcun tipo di avvisaglie". Il Comune di Codogno esce dal Consorzio per la Formazione Professionale e per l’Educazione Permanente, che tra qualche mese si trasformerà in Azienda speciale formazione orientamento lavoro (Asfol), ma la lista di minoranza Codogno Insieme 2.0 polemizza. "Quali saranno le alternative concrete al Cfp per i giovani della nostra città – attacca la consigliera comunale Rosanna Montani –? Come mai durante il Consiglio comunale dello scorso anno, parlando del rinnovo della convenzione con il Cfp, il sindaco non ha minimamente messo in dubbio la prosecuzione dell’adesione? Codogno rischia di rimanere isolata mentre ci sono politiche del territorio a cui non ci si può sottrarre". Il consigliere delegato ai rapporti con il Cfp Fabio Bozzi risponde a stretto giro. "Un anno fa non sapevano che finiva così e dunque non abbiamo doti di preveggenza – spiega Bozzi –. Noi cerchiamo solo un servizio migliore per i cittadini e non spostiamo alcuna risorsa in altri capitoli".

M.B.