PAOLA ARENSI
Cronaca

Codogno, il genio di Anna Vertua Gentile riscoperto a Cambridge grazie a una ricercatrice italiana

La dottoranda Aurora Sturli sta lavorando a una ricerca sulla scrittrice di Codogno, famosa in città grazie al concorso letterario, ma poco considerata nel panorama nazionale

Aurora Sturli al lavoro sui testi di Anna Vertua Gentile

Aurora Sturli al lavoro sui testi di Anna Vertua Gentile

Codogno (Lodi) – La dottoranda Aurora Sturli, impegnata in Italian Studies all’Università di Cambridge, sta studiando la scrittrice Anna Vertua Gentile di Codogno. Una figura letteraria legata al territorio (morì a Lodi nel 1926), cui la città di Codogno dedica un concorso letterario da 16 edizioni. La dottoranda si occupa di scrittrici italiane del secondo Ottocento. Sturli vuole dare voce a scrittrici dimenticate e capire perché altre sono state invece esaltate.

La sua ricerca si concentra anche su altre autrici: Matilde Serao (molto famosa), Marchesa Colombi (non del tutto sconosciuta, Einaudi negli anni Settanta ha pubblicato alcuni suoi scritti), Grazia Pier Antonio Mancini (completamente dimenticata).

“All’inizio pubblicavano contributi sulle stesse riviste, erano in contatto fra loro, poi hanno avuto fortune letterarie diverse – spiega Francesco Dionigi, presidente della Commissione Biblioteca Popolare Ricca – Siamo onorati che questa ricercatrice italiana, uno dei tanti cervelli in fuga dall’Italia, stia facendo questa ricerca su Anna Vertua Gentile e nella nostra biblioteca abbia trovato testi dell’Ottocento, utili per il suo lavoro".

L’ultima edizione codognina del concorso nazionale di racconto dedicato alla figura di Anna Vertua Gentile ha visto aderire circa 170 partecipanti da tutta Italia. Al concorso si partecipa con opere di narrativa a tema libero inedite, non pubblicate in alcuna forma neppure sul web in modalità protetta da copyright e non presentate, neppure in parte, in precedenti edizioni del concorso.

La città di Codogno ha intitolato nel 1931 la scuola elementare ad Anna Vertua Gentile. Il Comune di Lodi ha affisso una targa commemorativa sulla facciata esterna dell'Istituto Santa Savina di via De Lemene, dove morì.

Intanto la biblioteca Ricca compie 125 anni. Nel 1880 l’avvocato Luigi Ricca, ultimo rampollo di una famiglia ricca di nome e di fatto, alla propria morte lega con un testamento tutti i suoi averi al municipio di Codogno.

Si tratta di fabbricati, suppellettili e ben 5mila volumi tra cui spicca una raccolta di musiche, sia manoscritte sia a stampa, per chitarra e strumenti vari. Dopo tentennamenti e valutazioni dei pro e dei contro, il lascito viene accettato e nel 1893 le nuove opere si fondono con i volumi della biblioteca popolare. La nuova biblioteca, operante dal 1898, è stata chiamata Civica Popolare - Luigi Ricca.