Il cartello di chiusura e le serrande abbassate del negozio di elettronica Euronics all’interno del comparto commerciale Belpò di San Rocco al Porto sono l’ultimo segnale di una criticità che il centro, ad un passo dal ponte sul fiume Po, sta vivendo da tempo; a gennaio scorso aveva cessato l’attività il punto vendita di Maisons du monde con un successivo accordo trovato per gli undici lavoratori mentre ora, per il sindacato Filcams Cgil, la "situazione è parecchio peggiorata". In nove mesi, dunque, resta l’incognita per il futuro.
"Quando ha chiuso Euronics ho chiesto un incontro al sindaco di San Rocco, cercando di coinvolgere anche il direttore del Belpò e dei negozi oltre al Prefetto – spiega il sindacalista Ivan Cattaneo –. Ma alla fine non se ne è fatto nulla. Credo che invece occorra alzare il livello di attenzione perchè la situazione non si prospetta molto rosea".
All’interno della galleria, vi sono cinque serrande abbassate a piano terra ma "se le contiamo tutte in generale, sono poco meno di una decina", ribadisce Cattaneo il quale insiste per chiedere, in maniera retorica, "quale sia la spiegazione di questo andamento". Certo, il problema ha radici ormai che affondano a qualche anno fa , soprattutto "con la chiusura del ponte, che ha fatto perdere la fidelizzazione di tanti clienti che non sono più tornati, e con il Covid". Per Cattaneo, la situazione va affrontata di petto e si chiede "se il centro può avere futuro senza un progetto globale".
Per il sindaco di San Rocco al Porto Matteo Delfini, che si era speso nella fase di crisi culminata con la chiusura di Maisons du monde, la valutazione sulla situazione odierna è meno pessimistica e il primo cittadino cerca di gettare acqua sul fuoco. "Siamo in una fase stazionaria – ribadisce – la chiusura di Euronics a San Rocco va a braccetto con una decisione di dismissione dei punti vendita che ha interessato tutta la Lombardia. Anzi, per quanto riguarda l’attrattività del centro, a breve aprirà un punto vendita di media superficie di una catena di giocattoli che ha deciso di investire qui. Forse continuare a parlare di crisi, si rischia di appiccicare un’etichetta che rischia di far scappare gli imprenditori. Poi è ovvio il commercio online ormai ha un impatto molto forte sulle abitudini di acquisto della gente e questo è sotto gli occhi di tutti".
Euronics Italia Spa sottolinea che la chiusura dell’esercizio commerciale non è riconducibile all’azienda ma a Nova Spa, azienda già licenziataria del marchio Euronics e gestore indipendente del punto vendita.