
La città si prepara a perdere uno dei laboratori artigianali più antichi e rinomati. La storica pasticceria “La Lombarda“, di via Garibaldi, in pieno centro, chiuderà definitivamente a fine aprile. La notizia è trapelata solo ieri. E subito ha fatto il giro tra i tanti fan golosi che in quasi cento anni di storia hanno apprezzato le prelibatezze preparate dal maestro Silvio De Agostini, 62 anni, che andrà in pensione. "Devo prendere atto della decisione di mio fratello - spiega la sorella Renata (foto), anche lei titolare dell’attività -. Questa sarà l’ultima Pasqua, poi chiuderemo". “La Lombarda“ è stata fondata nel 1927 da Giovanni De Agostini, il nonno di Renata e Silvio, che oggi rappresentano la terza generazione alla guida di questa importante attività, simbolo della città, ma che è rimasta senza futuro. Nessuno degli eredi, infatti, sembra intenzionato a continuare l’opera soprattutto di Silvio, l’artista, il pasticcere che si nasconde nei laboratori e porta avanti le ricette di Giovanni. "I miei nipoti sono giovani e non hanno intenzione di proseguire - dice ancora Renata -. La nostra pasticceria ha resistito alla Seconda Guerra Mondiale e ora alla pandemia legata al Covid. Ma è arrivato il momento di chiudere".
I cannoncini, i biscotti di pasta frolla, e i prodotti tipici della tradizione lodigiana. Bontà diverse ma accomunate da una caratteristica: l’artigianalità. Il meglio nei giorni di festa: per Natale (con la stella di pasta sfoglia) e soprattutto Pasqua, con i classici agnelli di pasta sfoglia farciti con la crema. "In tanti anni siamo diventati un punto di riferimento per le famiglie lodigiane e non solo - conclude Renata De Agostini -. Per noi è stato davvero un onore. Dispiace non poter festeggiare il centenario, ma è andata così. Nessun rimpianto".Carlo D’Elia