Lo chef e altri 4 uccisi dall’escort: nuove accuse per la donna

Il caso del cuoco di Lodi ammazzato a New York

Andrea Zamperoni (Ansa)

Andrea Zamperoni (Ansa)

Lodi, 8 settembre 2019 - Si allunga la scia di presunte vittime della “femme fatale”. Angelina Barini, la 41enne prostituta, accusata di aver drogato a morte con un mix di ecstasy liquida e Fentanyl il 18 agosto il capo chef del Cipriani Dolci Andrea Zamperoni, il 33enne originario di Zorlesco, nel Lodigiano, e prima di lui altri due uomini trovati senza vita a luglio, è da ieri sotto inchiesta per almeno altri due decessi. A riferirlo è la polizia di New York che sulla vicenda sta indagando.

Sul caso della morte di Zamperoni resta un buco nero di almeno novanta ore. Quattro giorni di vuoto, da sabato 17 agosto alle 21, quando il capo chef lodigiano ha lasciato il ristorante Cipriani Dolci di Manhattan al termine del turno di lavoro, fino alla macabra scoperta del 21 agosto alle 20.30, quando il suo corpo è stato trovato nella stanza di uno squallido motel nel quartiere Queens. Inoltre si attendono ancora gli esiti dell’autopsia per capire le vere cause del decesso del talentuoso chef lodigiano. L’attenzione è comunque altissima anche in Italia, con la procura di Lodi che dal 23 agosto ha aperto un fascicolo conoscitivo.

A chiedere chiarezza è anche la famiglia di Zamperoni, che ieri - dopo quasi tre settimane - ha ottenuto la salma del 33enne (il corpo è arrivato all’aeroporto di Malpensa con un volo da New York) e ha fissato i funerali per domani alle 15 alla chiesa di Zorlesco. La ricostruzione degli inquirenti si è concentrata sulla ultime ore di Zamperoni: a incrociare lo chef qualche ora prima della tragedia è stato, nel quartiere Elmhurst, Queens, dove abitava da un mese, il suo coinquilino. Alle due e mezza di quella notte, ha spiegato il ragazzo che condivideva l’appartamento sulla 74esima strada, Zamperoni sarebbe sceso in strada per fumare una sigaretta, prima di salire su un’auto di Uber.

Per andare dove? Non all’ostello Kamway Lodge, dove è stato ritrovato il 21 agosto: il Lodge infatti si trova ad appena cinque minuti a piedi dall’abitazione di Zamperoni. Non serviva un’auto. E infatti trascorrono almeno due ore e mezza prima che le telecamere di sorveglianza del Kamway Lodge riprendano un uomo che corrisponde alla descrizione dello chef mentre entra in motel. Cosa ha fatto per tutto quel tempo? Con lui si vede nei fotogrammi anche una donna bionda, Angelina Barini, la stessa portata via in manette dalla polizia la sera del ritrovamento di Zamperoni e ora indagata di altri quattro decessi. C’è poi un altro giallo: qualcuno ha utilizzato una carta di credito intestata allo chef. I prelievi sarebbero stati filmati. La carta è stata trovata nella camera dell’ostello dove è stato recuperato il corpo senza vita di Zamperoni. Oltre  a Barini, accusata di aver usato una droga per sedare la vittima e derubarla, provocandone la morte, ora il cerchio si stringe attorno al protettore della escort, identificato nell’inchiesta come “Co-conspirator 1”, e allo spacciatore che avrebbe fornito il Fentanyl, l’oppioide che ha provocato il decesso dello chef, identificato come “Co-conspirator 2”.