
Ettore Necchi a Guardamiglio
Guardamiglio (Lodi), 10 agosto 2021- “No ai trasferimenti dei bancari dopo la vendita degli uffici, sì a un rimborso speciale per i premi persi a causa della gestione”. Sono i punti cardine, rimarcati dalla Federazione autonoma bancari italiani di Lodi, discutendo di un ramo bancario in vendita. Ettore Necchi, responsabile Fabi, spiega: ”Dato che a settembre Centropadana e Banca di credito cooperativo di Borghetto si fonderanno, la Banca Centropadana di Lodi, che prima aveva sede a Guardamiglio, conclusa la cessione delle filiali, ora prosegue la procedura sul back office. E si parla della vendita dei tanti uffici interni, in cui lavorano 23 colleghi, che si trovano sopra la filiale di Guardamiglio”. Il piano industriale, per ridurre i costi del personale, prevedeva infatti un ridimensioniamo pre fusione. La Fabi ha quindi lavorato per ridurne l’impatto. La trattativa quindi prosegue. E ora che la banca intende cedere il ramo d'azienda del back office a Sinergia, società che fa parte del credito cooperativo lombardo e ha sede a Treviglio, Bergamo, il sindacato chiede ulteriori garanzie: ”Non possiamo correre rischi. Vogliamo che si scriva nero su bianco per far sì che, al di là delle rassicurazioni verbali e a lungo termine, i colleghi possano continuare a lavorare nella sede di Guardamiglio, dato che abitano tutti nel Basso Lodigiano e nel Piacentino e raggiungere quotidianamente la provincia di Bergamo sarebbe complicato” auspica Necchi.
“Il gruppo Icrea, regia della fusione, in precedenza ha sempre mantenuto gli accordi presi e ora speriamo si possa firmare un documento che confermi l’ipotesi del contratto d’affitto a Guardamiglio, come seconda sede distaccata, paventato da Sinergia per sei anni più sei” insiste. I punti essenziali sono: i colleghi operativi a Guardamiglio, restino lì per sempre. Devono avere tutti i benefici che avevano prima come Centropadana: ticket, cassa mutua etc.. “Loro inoltre non hanno alcuna colpa rispetto alla crisi della banca. E come abbiamo fatto anche con gli altri colleghi ceduti, ricollocati o andati in esodo, faremo in modo che non si mettano mani in tasca a nessuno” promette. Resta il nodo del premio di risultato (circa 6000 euro l’anno, per la terza area, quarto livello) perso negli ultimi cinque anni: ”La banca andava male ma non certo per colpa dei lavoratori – sottolinea Necchi – Proponiamo quindi un premio a parte di Icrea e della nuova banca per rimediare” conclude.