Centrale idroelettrica sull’Adda, fasi decisive

La società Vis ha ripresentato il progetto

Il fiume nel parco Adda Sud

Il fiume nel parco Adda Sud

Castelnuovo Bocca d’Adda (lodi) – Scadono il 9 agosto prossimo i termini per la presentazione delle osservazioni pubbliche nel contesto della richiesta di valutazione di impatto ambientale nell’ambito della presentazione bis del maxi progetto della centrale idroelettrica sul fiume Adda, tra Castelnuovo Bocca d’Adda, Maccastorna e Crotta D’Adda, in territorio cremonese, immediatamente a valle del canale di scarico in località “Budriesse” del collettore Chiavicone.

Dopo la bocciatura avvenuta alcuni anni fa, la società Vis, con sede a Maccastorna e il cui legale rappresentante è l’imprenditore Antonio Biancardi, ha fatto proprie le prescrizioni che avevano portato allo stop ed ha rimesso in pista un nuovo progetto. L’istanza, diversa dunque dalla precedente, presentata al Ministero dell’Ambiente, attende ora l’espletamento dei vari passaggi burocratici. L’intervento consiste nell’utilizzo della portata del fiume Adda, derivata in sponda destra lodigiana fino a un massimo di 120 metri cubi al secondo sul salto nominale di tre metri grazie a uno sbarramento abbattibile. La centrale sarà totalmente interrata sotto il piano di campagna e ospiterà quattro gruppi idroelettrici a pozzo che consentiranno d’immettere in rete oltre 19 mila megawattora medi annui. Il progetto prevede anche la realizzazione di una conca di navigazione.

L’energia prodotta dalla centrale, così come messo nero su bianco nel progetto, sarà immessa nella rete di distribuzione a cui la centrale sarà collegata tramite una linea elettrica interrata. La società dunque ci riprova e spera che l’iter, a questo punto, possa concludersi positivamente. Il precedente intervento fu osteggiato da più parti, comune, Provincia ed organizzazioni ambientaliste e si arenò.