
I cedimenti hanno distrutto la Cattedrale vegetale
Lodi, 30 settembre 2019 - La Cattedrale Vegetale di Lodi potrebbe rinascere grazie ai privati. Per il momento è solo una suggestione, perché un progetto ancora non esiste, ma di sicuro la volontà della famiglia c’è. I ripetuti crolli (da settembre 2018 a oggi sono cadute oltre 70 delle 108 colonne lignee che la compongono) non spengono il sogno della più grande opera di arte in natura mai realizzata dall’artista lodigiano Giuliano Mauri. La famiglia dell’artista ha infatti proposto al Broletto un piano B per ricostruire il suggestivo “tempio naturale” inaugurato nell’aprile 2017 ma transennato da fine settembre 2018 a causa dei continui cedimenti. Questa volta però la proposta è d’iniziativa tutta privata, al Comune di Lodi si chiede di cedere in comodato d’uso gratuito il terreno in riva al fiume, dove risorgerà l’opera. Anche i costi (l’opera esistente oggi è costata La Cattedrale vegetale è costata quasi 300mila euro, di cui 125mila stanziati da Regione Lombardia) verrebbero sostenuti da sponsor e attraverso una campagna di raccolta fondi. A sostenere l’iniziativa anche Andrea Cancellato (ex direttore della Triennale di Milano e guida di Federculture). Decisiva però sarà la valutazione chiesta dal Broletto all’avvocato Francesco Adavastro di Pavia per chiarire le eventuali responsabilità dopo i cedimenti. La consulenza dovrà essere depositata entro il 15 ottobre. Al legale sono stati chiesti anche una relazione sulla qualità dei materiali utilizzati per la costruzione e un parere sulla richiesta degli eredi dell’artista Giuliano Mauri, sulla presunta titolarità del diritto d’autore. Nel frattempo, l’ufficio tecnico del Comune ha avuto mandato dal sindaco Sara Casanova di progettare il ripristino dei luoghi alla loro consistenza precedente alla realizzazione della Cattedrale vegetale e di assicurare la riapertura della pista ciclabile che attraversava l’opera d’arte entro la fine di dicembre. «Per il momento non c’è niente di concreto - spiega la curatrice della Cattedrale vegetale di Lodi e nipote di Giuliano Mauri, Francesca Regorda -. Di sicuro però ci sono tanti altri Comuni che ci hanno contatto chiedendoci di poter realizzare la Cattedrale vegetale nella loro zona. Vedremo». L’associazione Giuliano Mauri partirà con il progetto finanziato da Regione Lombardia “Sui passi di Giuliano Mauri”. «È un progetto in cui crediamo molto e che servirà a conoscere meglio la figura di Mauri - spiega la nipote -. Ci sarà un percorso con tre punti da visitare: al parco delle Orobie dove c’è quello che resta della Cattedrale vegetale (con volontà del Comune di ricostruirla, Ndr), al castello di Padernello c’è il ponte realizzato da Mauri e al convento dell’Annunciata a Rovato (Brescia) ci sarà un’esposizione. Nel progetto era compresa anche la Cattedrale vegetale di Lodi, ma siamo costretti a escluderla perché l’opera ormai non esiste più». Un altro appuntamento importante sarà il 12 novembre (dalle 17 alle 19) all’Accademia di Brera con un evento dedicato a Giuliano Mauri.