PAOLA PIOPPI
Cronaca

Lomazzo, spaccio h24: raffica di condanne per i pusher

Bersagliavano i clienti con sms: "Passa a trovarci, ti aspettiamo"

Le indagini erano partite dal tentato omicidio di un marocchino di 36 anni (Cusa)

Lomazzo (Como), 30 settembre 2019 - Reperibilità giorno e notte, prezzi più bassi di quelli proposti da italiani e albanesi, il “telefono di lavoro” fulcro e vero valore attorno al quale ruote tutta l’attività, difeso anche con le armi per di gestire quotidianamente il pacchetto clienti. L’indagine condotta dai carabinieri del Reparto Investigativo di Cantù lo scorso anno, aveva fornito uno spaccato completo e dettagliato di come avveniva lo smercio di stupefacenti nelle aree boschive della bassa comasca, tracciando la fotografia di una attività strutturata, con datori di lavoro e dipendenti, attenta a soddisfare sempre le richieste di chi acquista. Le indagini erano partite dal tentato omicidio di A.B., marocchino di 36 anni raggiunto da un colpo di pistola alla testa il 31 maggio 2018, e si erano poi sviluppate anche sul fronte dello spaccio di droga, contesto in cui era avvenuta l’aggressione.

Ora lo stesso B. ha patteggiato 3 anni e 4 mesi di condanna, assieme a J.A., 32 anni, che ha patteggiato 4 anni e 4 mesi, e a M.F., 33 anni, senza fissa dimora, andato incontro a un’applicazione pena di 2 anni. Per M.L., 29 anni, condanna a 4 anni e 8 mesi con rito abbreviato, mentre è stato rinviato a giudizio M.A. , 27 anni, Tutti i nordafricani sono originari della regione di B.M., Marocco centrale, una delle regioni a più basso sviluppo economico. «Sono bersagliata in continuazione da sms – aveva raccontato ai carabinieri una giovane acquirente fermata dopo la consegna – mi invitano a passare a trovarli al solito posto, e che mi aspettano». La droga si ordinava in base alla spesa che ogni tossicodipendente voleva sostenere: 20 euro di eroina, mezzo grammo, 30 euro di cocaina, poco più di un terzo di grammo.