
Il sindaco Marcello Schiavi
Castelnuovo Bocca d'Adda (Lodi), 30 giugno 2017 - Possibile nuovo arrivo di migranti a Castelnuovo, scende in campo anche l'Anci contro la Prefettura. Da alcuni giorni infatti in paese tutti sanno che un privato ha messo a disposizione un appartamento a pochi passi dal municipio in via della Resistenza dove saranno ospitati 18 profughi. Tutto nella prassi e ormai nella normalità, se non fosse che Castelnuovo ha aderito al sistema Sprar e, con l'arrivo dei 12 migranti nella Casa cantoniera (frutto di un progetto che vede coinvolta anche Provincia, Consorzio Servizi alla Persona e Fondazione Comunitaria, ndr) la quota di 2.5 richedenti per mille abitanti è pienamente soddisfatta.
Un'ipotesi quella del nuovo arrivo che quindi non va giù al primo cittadino, contrario non tanto all'accoglienza ma ad un'accoglienza a fine speculativo come aveva ricordato un mese fa alla festa dei popoli a cui avevano partecipato anche gli ospiti della casa cantoniera, ma anche perché così si svilirebbe il lavoro e il progetto d'accoglienza studiato. Tanto che Schiavi si è detto pronto a dimettersi se il prefetto deciderà darà l'ok all'accoglienza di 18 persone in un appartamento di 150 metri quadrati. Nel fronte dei no però c'è anche Anci. "Ciò che sta accadendo a Castelnuovo Bocca d'Adda contraddice l’accordo che, come Anci, abbiamo sviluppato e diffuso per condividere con i Comuni e il Governo il percorso di adesione al sistema Sprar e garantire un’accoglienza diffusa ed equa dei migranti - spiega Federica Berardi, vicepresidente di Anci Lombardia -. Se il prefetto invierà nella Comunità lodigiana ulteriori profughi rispetto a quelli già ospitati, significherà rompere il rapporto di fiducia instaurato e smantellare il lavoro certosino che abbiamo portato avanti per costruire un sistema di accoglienza nei territori. E' normale quindi che un Sindaco, a seguito di una decisione simile, si senta abbandonato e tradito, perchè questo non è l'atteggiamento che ci si aspetta dalle Istituzioni. Come Anci Lombardia chiediamo il rispetto degli accordi presi e l'applicazione della clausola di salvaguardia come prevista dall'intesa col Governo".