Lodi, a un anno dal caso mensa il comitato 'Uguali doveri' non si arrende

Michele Sfondrini: "Ad ottobre il nostro bando da 100 mila euro per progetti contro le discriminazioni"

Un presidio del comitato 'Uguali e doveri'

Un presidio del comitato 'Uguali e doveri'

Lodi, 23 settembre 2019 -  «Il tema della discriminazione, tramite burocrazia, contro le famiglie di stranieri che vivono in Italia è reale: non abbiamo mai smesso di riunirci». A tracciare un bilancio del coordinamento “Uguali doveri”, a un anno dalla nascita (il primo presidio fu il 15 settembre 2018, la prima marcia il 29, ndr ), è Michela Sfondrini: «Siamo molto soddisfatti che la scuola sia cominciata senza problemi, dopo che la sentenza del tribunale del 13 dicembre 2018 ha obbligato l’amministrazione a rivedere il regolamento». «Ma ci siamo resi conto che non bisogna mollare la presa. Ne sono la prova il ricorso presentato dal sindaco Sara Casanova, che sarà discusso il 25 marzo 2020, e “l’emandamento Lodi”, chiamato così proprio perché ricalca quello del caso mense, oltre che per essere stato presentato dal senatore lodigiano della Lega Luigi Augussori». L’emendamento – introdotto nella conversione in legge del reddito di cittadinanza – che prevede l’obbligo per i cittadini extra Ue di produrre, oltre all’Isee, una certificazione – spesso impossibile da reperire – reddituale e patrimoniale rilasciata dal proprio paese d’origine, con l’ok del consolato, è stato impugnato in tribunale l’11 settembre da Asgi e Naga. Uguali doveri, intanto, spiega l’impiego dei 155 mila euro raccolti con la campagna “Colmiamo la differenza”: «Ci teniamo alla trasparenza» - precisa Sfondrini. «Finora abbiamo speso 10 mila euro; 20 mila sono accantonati per far fronte alle spese del ricorso; 100 mila euro sono stati messi in un fondo della Fondazione comunitaria gestito da Giuseppe Migliorini, Enrico Bosani e Maddalena Donzelli per Uguali Doveri, Paolo Landi per Progetto Insieme e Giuseppe Maggi per la Fondazione: ad ottobre presenteremo un bando per finanziare più progetti, nel Lodigiano, sui temi di integrazione scolastica e lotta alla discriminazione».