Caso Dengue a Lodi, Bassetti e i virus “esotici”: perché e come i contagi sono possibili

“Bisogna capire che alcune malattie non devono essere più pensate soltanto di alcune aree del mondo e quindi nella diagnosi differenziale i medici ci pensino e ricerchino anche virus non autoctoni”

Il virus (a destra, al microscopio) è portato dalle zanzare Aedes

Il virus (a destra, al microscopio) è portato dalle zanzare Aedes

Milano, 19 agosto 2023 – Lombardia terra di malattie tropicali e subtropicali?

Il caso di Dengue a Lodi  "dovrà essere verificato da che parte possa essere arrivato, però la trasmissione autoctona è possibile, perché sappiamo bene che la Dengue viene trasmessa dalla zanzara tigre. Ci può essere stato un caso magari non diagnosticato nell'area, oppure un caso non certo e quindi non notificato dagli ospedali, e una zanzara tigre può aver punto una persona infetta e poi un'altra ed evidentemente così questo virus passerebbe da una all'altra. E' chiaro che da una parte queste zanzare proliferano in grande quantità con i cambi climatici. Quindi ci stiamo accorgendo che alcune malattie che sono di alcune aree del mondo, ormai lo stanno diventando anche di altre aree".

E' l'analisi di Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, che commenta il caso di febbre di Dengue registrato in un paziente over 70 della provincia di Lodi.

"La Dengue era tipicamente una malattia tropicale o subtropicale. I casi di Nizza, riportati in questo inizio del 2023, e ora questo caso lombardo, se sarà confermato autoctono, dimostrano come evidentemente la Dengue sia una malattia che può essere trasmessa anche alle nostre latitudini".

E' una questione di climate change?

"Certamente le temperature del mondo negli ultimi anni sono salite un po' dappertutto - osserva Bassetti - ma credo che qui il problema non sia tanto dire che ci sia o no il climate change a pesare su questo. Il problema è che bisogna capire che alcune malattie non devono essere più pensate soltanto di alcune aree del mondo e quindi anche nella diagnosi differenziale quando si ha un paziente che ha dei sintomi compatibili con un'infezione che normalmente si prende nelle aree tropicali, bisogna che i medici ci pensino e ricerchino quindi anche il virus della Dengue, della Chikungunya oppure il plasmodio della malaria, anche non in soggetti tipici".