Lodi, abitare nelle case popolari tra guasti, scarsa pulizia e litigi: "Alla muraglia ci sentiamo soli"

Le testimonianze di alcuni dei residenti nei novantotto al loggi. Discussioni per i posti auto occupati

Le case popolari della cosiddetta “muraglia“

Le case popolari della cosiddetta “muraglia“

Lodi – Sensazione di isolamento e di abbandono da parte delle istituzioni, liti tra condomini e timori per la sicurezza. Questi i principali problemi che emergono parlando con i residenti del complesso di 98 case popolari di viale Pavia 19 conosciuto come “La muraglia“. All’ente pubblico proprietario degli alloggi, l’Aler, si rimprovera immobilismo e ritardo nell’intervenire quando si verificano guasti. "L’anno scorso – riferisce una residente nella scala G – avevo una perdita in casa, si era rotto un tubo dell’appartamento al piano di sopra, che ai tempi era disabitato, e mi gocciolava l’acqua sul tavolo della cucina. Alla mia chiamata all’Aler la risposta fu che non era un’urgenza, questo anche quando la perdita poi si allargò fino alla caldaia di casa mia, arrivando molto vicina al quadro elettrico. Nonostante le mie numerose chiamate nessuno venne mai neanche a controllare. Dovetti chiamare io i pompieri per porre un rimedio. Solo quando si aggiunse l’inquilino al piano di sopra e chiamò anche lui l’assistenza, il personale dell’Aler si degnò di venire. Così però non va bene, quando c’è un problema, dovrebbero almeno venire a vederlo".

"A questo - prosegue – si aggiunge la sicurezza, negli ultimi anni ci sono giri non belli qui nel circondario, con spesso schiamazzi a orari strani, oppure piccole risse e situazioni di spaccio. Su questo però devo dire che ultimamente è aumentata la vigilanza, vedo passare più volanti della polizia. In ogni caso io di notte ho comunque un certo timore a girare. Un altro problema è quello della spazzatura e della pulizia generale, la prima viene raccolta regolarmente però ci sono casi di inquilini che buttano rifiuti in giro".

Il problema della scarsa pulizia è confermato anche da una ex-inquilina della muraglia, che ha abitato nella scala E dal 1999 a settembre 2023. "Mi son dovuta trasferire perché hanno aumentato l’affitto, da 400 a 550 euro al mese, non ci stavo più dentro. Io comunque vengo ancora qui perché mi occupo della pulizia nelle portinerie, cosa che nessun altro fa. Qui la spazzatura è spesso lasciata a sé stessa, molti ancora non fanno la differenziata, buttando carta e plastica insieme per esempio, poi i netturbini non raccolgono e mi metto io a dividere la spazzatura".

Meno negativo il giudizio di un residente della scala C. "La situazione sta migliorando rispetto a qualche anno fa – dice –, è stato fatto il cappotto per esempio. Certo c’è il campo di calcio molto rovinato ma comunque ci sono sempre bambini che ci giocano". Ma anche lui riscontra delle problematiche: "Ogni tanto ci sono discussioni e piccole risse, per il parcheggio. Infatti i posti auto sono pochi, magari in una famiglia sono in tre ad avere un’auto e occupano lo spazio di chi ha solo un’auto".