PAOLA ARENSI
Cronaca

Casalpusterlengo, i frutti della solidarietà in 5mila metri quadrati

Inaugurata l’area che impiegherà disabili e cassintegrati o disoccupati. I prodotti aiuteranno chi è in difficoltà. "E creeremo anche un orto sociale"

Don Pierluigi Leva ha benedetto il nuovo frutteto solidale

Casalpusterlengo (Lodi), 1 novembre 2020 -  L’amministrazione comunale di Casale ha deciso di lanciare alla comunità un segnale positivo a fronte del periodo difficile, inaugurando il frutteto solidale. L’area è un terreno comunale da 5mila metri quadrati che si trova ai margini dei nuovi lotti produttivi di via Amendola. All’inaugurazione erano presenti Sandro Barbieri della cooperativa Il Ponte, cui è stata affidata la gestione dei nuovi spazi, Silvia Oltolini, consigliera d’amministrazione della Fondazione comunitaria, che ha sostenuto il progetto, e per l’associazione disabili Insieme il vicepresidente Guido Aletti che ha rimarcato: "Collaboreremo alla gestione del frutteto. È importante questo tentativo di inserire il mondo della disabilità in un progetto sociale. Tutto in occasione del nostro 40° e in un periodo in cui sono poche le attività che possiamo garantire ai nostri protetti". Hanno fatto gli onori di casa il sindaco Elia Delmiglio, l’assessore Alfredo Ferrari e l’ex sindaco Gianfranco Concordati.

"L’iniziativa è nata nel 2018 e ha nel dna l’obiettivo di fare del bene" ha spiegato Barbieri. Ferrari ha poi annunciato che "in via Mirotti, con Il Ponte e altri attori, stiamo cercando di realizzare anche un orto sociale. Lì c’erano orti abusivi. Sarebbe il completamento della filiera".

Il frutteto è stato benedetto dal parroco don Pierluigi Leva e avrà molteplici ruoli. Una parte del raccolto, il 20%, sarà utilizzato per il Centro freschi gestito da Caritas e altre associazioni e aiuterà le famiglie in difficoltà. Tutte le coltivazioni, comunque, avranno scopi sociali. Ma una porzione dei terreni, l’80%, sarà anche a disposizione della coop per finanziare le proprie attività e ricavare le risorse per il salario delle persone coinvolte. Negli appezzamenti lavoreranno 4 persone, due disabili e due volontari in regime di lavori socialmente utili, cassintegrati o licenziati. Già quest’anno saranno messe a dimora fragole, mirtilli, more e lamponi. Poi, nel 2021, mele, pere, pesche, albicocche e forse ciliegie.