
TRAGEDIA Il recupero dell’auto dopo la fuoriuscita sulla sp 107 (Gazzola)
Casalpusterlengo, 24 febbraio 2015 - Non ce l’ha fatta Carlo Grossi, 53 anni, casalino di nascita e storico titolare dell’Osteria del Popolo di Ospedaletto Lodigiano: l’uomo, rimasto vittima di un incidente stradale il 7 febbraio scorso mentre percorreva la provinciale 107, è spirato alle prime ore di ieri all’ospedale San Matteo di Pavia. Grossi, quel maledetto sabato pomeriggio, stava tornando al locale dopo aver fatto la spesa in un centro commerciale a Lodi e, all’altezza di una curva in territorio di Livraga, ha perso il controllo della Fiat 500 volando nel fossato pieno d’acqua. Erano stati alcuni automobilisti di passaggio a fermarsi, a tirarlo fuori dall’abitacolo e praticargli il massaggio cardiaco.
Chi lo aiutò disse che era già cianotico e il suo cuore si era fermato: in seguito alla fuoriuscita, infatti, il 53enne era rimasto con la testa sott’acqua per diversi minuti. L’azione dei primi soccorritori gli aveva permesso di riprendere conoscenza e il cuore si era rimesso a battere, ma le sue condizioni era state giudicate serie da subito: trasferito all’ospedale di Pavia, sembrava che il decorso ospedaliero potesse essere positivo, ma purtroppo, le sue condizioni si sono aggravate negli ultimi giorni per alcune complicanze di natura polmonare e la morte è sopraggiunta nella notte tra domenica e lunedì.
Ora la salma è a disposizione dell’autorità giudiziaria e, nei prossimi giorni, sarà effettuata l’indagine necroscopica prima della restituzione ai famigliari per l’ultimo saluto. Carlo Grossi era originario di Casale e da almeno vent’anni gestiva lo storico locale dell’Osteria del Popolo ad Ospedaletto Lodigiano, dove l’ambientazione, la buona tavola e la musica dal vivo erano un mix perfetto e di successo. Non era raro incontrare nel locale personaggi famosi, cantanti (nel 2013 fece visita il grande Francesco Guccini, ma venne anche Gaetano Curreri degli Stadio) e gli ambienti tipici della tradizionale locanda facevano da cornice anche ad eventi d’arte e incontri letterari. Molti a Casale lo ricordano negli anni Ottanta anche come cuoco alle scuole elementari Andena, ma da anni ormai era diventato la vera anima dell’osteria. «Ora non so cosa succederà. Certo è che senza di lui non sarà più la stessa cosa – sottolineava ieri affranto Massimo Ossola, presidente della Pro Loco di Ospedaletto e suo grande amico –. Era una persona generosa, altruista, innamorata del proprio lavoro». Ieri, un post sul suo profilo facebook riassumeva il dolore di tante persone che lo avevano conosciuto ed apprezzato. «Ciao Carlo, un bicchiere levato e un brindisi per il tuo nuovo viaggio».
mario.borra@ilgiorno.net