Caos e tensione per i tamponi, arrivano i vigili

"Dall’ora di apertura prevista alle 12.30 siamo riusciti a entrare al caldo con i bambini solo dopo le 15"

È stata una giornata di tensione anche quella di ieri a Codogno e Lodi nei punti allestiti per fare i tamponi. Al quartiere fieristico di Codogno persone sono rimaste per ore al freddo. "È stato un caos – testimonia S.B. di Guardamiglio –. Sono arrivato alle 12, con moglie, due figli e i miei genitori. Eravamo stati avvisati venerdì di un focolaio nella scuola primaria di Fombio, che frequentiamo, ma il punto tamponi era chiuso e con le feste siamo arrivati al lunedì. Aprivano alle 12.30. Avevamo davanti una fila di 300 persone, lunga 400 metri. Dalle 12.30 siamo riusciti a entrare solo dopo le 15. Per fare i tamponi c’erano solo un medico e un infermiere. C’era una fila improvvisata e alle 13.20 sono arrivate protezione civile e polizia locale per ordinarla. Eravamo al freddo e alla pioggia e ci hanno portati al caldo dentro il capannone solo all’ultimo, quasi fosse perché la gente iniziava a scattare foto".

La rabbia tra i presenti è salita quando alle 14 sono arrivate circa quaranta persone con prenotazione e sono passate davanti a tutti. Il sindaco Francesco Passerini in giornata aveva spiegato di non essere stato avvisato ufficialmente, ma di aver mandato protezione civile e polizia locale per aiutare. "A Codogno il 5 dicembre c’erano 30 contagiati da Covid, ora si superano i 300 contagi, serve attenzione. Anche se, per fortuna soltanto una persona anziana è ricoverata. Se ci chiedessero aiuto, il capannone di 3.600 metri quadrati di viale Medaglie d’oro, che da oggi ospita due linee per i tamponi, raddoppiate vista la situazione, si potrebbe gestire meglio. Lasciare la gente al freddo è sbagliato. Presto arriverà anche il tendone dell’esercito, dove almeno si arriverà con l’auto". Le ultime notizie di ieri relativamente alle aperture dei drive-through dell’esercito a Lodi e Codogno però indicano come possibile data d’avvio il 6 gennaio. Code chilometriche ieri anche nel capoluogo, al centro del Parco tecnologico. Il servizio è evidentemente sottodimensionato rispetto alle richieste. Le code in auto raggiungevano lo svincolo in tangenziale e la provinciale per Lodi Vecchio. Paola Arensi

Carlo D’Elia