
IMPEGNO L’attività dei volontari è costante per tutta l’estate nella nuova struttura inaugurata nel 2014 vicino viale Milano (Cavalleri)
Lodi, 14 agosto 2016 - Il piccolo Kobler, meticcio di 5 mesi trovato pieno di spighe e con una zampa rotta, operato e ingessato, che ora, a causa del trauma subito, fatica anche a mangiare, è un pò il simbolo degli animali abbandonati che finiscono in canile, in attesa di una famiglia che li accolga con amore. Ma Adica, Associazione per la difesa del cane, sta per lanciare in questi giorni anche la campagna «Le adozioni del cuore», volta a sensibilizzare le persone all’adozione di quegli amici a quattro zampe invisibili che, perché timidi, anziani o difficili, trascorrono la loro vita nel centro immerso nella campagna alle spalle del cimitero Maggiore, ben curati dai circa 60 volontari a rotazione, ma senza un affetto elettivo, il calore di un casa.
«Dei circa 70 cani che abbiamo qui ospiti in media ogni giorno, 40 ruotano, ma altri 30 restano sempre qui – spiega Roberta Vignoli, presidente di Adica –. Per questo abbiamo ideato questa campagna in cui, nonostante i 200 mila euro di debito che ancora abbiamo per la costruzione del nuovo canile, ci impegnamo, oltre a consegnare come sempre il cane col microchip, sterilizzato e vaccinato, anche a garantire cibo, prevenzione filaria e vaccinazioni future a chi adotterà cani un pò problematici. In genere quelli anziani prima o poi riusciamo a farli adottare; c’è qualche cane cardiopatico che deve prendere pastiglie a vita ma non ne abbiamo con particolari problemi di salute; quelli più difficili da far adottare sono quelli che hanno sviluppato delle fobie. Emil, ad esempio, salvato da un canile lager a 3 mesi, è con noi da 5 anni: è terrorizzato dagli estranei. Ora ha fatto grossi miglioramenti ma l’ideale per lui è una famiglia sedentaria con giardino. Idem per Fulda e Funella, che il primo anno di vita sono state tenute in una cantina buia: hanno circa 10 anni, buona salute ma non possono essere separate, e devono fare passeggiate solo in luoghi conosciuti. Chi fosse interessato potrà avere più informazioni venendoci a trovare tutti i giorni, feriali e festivi, anche a ferragosto, tranne il mercoledì dalle 14 alle 18, telefonando allo 0371-97035, o scrivendo a adozioni@adica.org».
L’appello di Adica, a chi non può adottare, è comunque di effettuare donazioni in denaro per sostenere il nuovo canile, o dedicare del tempo come volontari. Per quanto riguarda l’accalappiamento, da giugno a oggi ci sono stati 102 casi, di cui 90 cani (92 nello stesso periodo del 2015; in totale sono 222 da inizio anno) e 12 gatti: 19 cani, tra cui 8 cuccioli, sono rimasti in Adica, altri 7 sono andati nei canili convenzionati, 64 sono stati restituiti ai proprietari: «Quest’anno abbiamo avuto molte ‘uscite’ a causa di cani scappati da casa o durante la passeggiata perché spaventati dai forti temporali« spiega Vignoli. Dei gatti, 2 sono deceduti, 4 sono stati affidati, 6 sono stati riportati nelle colonie feline.