PAOLA ARENSI
Cronaca

La denuncia di una mamma: "Bus indecenti, basta scuse"

L'odissea quotidiana degli studenti sulla linea San Colombano-Codogno

Autobus (foto repertorio)

San Colombano al Lambro (Milano), 28 settembre 2017 - "Basta ragazzi ammassati sui pullman". È l’appello di una mamma esasperata. A.G., residente a San Colombano e mamma di uno studente del Novello di Codogno che ogni mattina viaggia con i pullman dall’azienda di trasporto pubblico Line di Lodi. E che ieri con cinque coetanei è rimasto pure a piedi. "Mio figlio, come tanti altri studenti, usufruisce del servizio di linea Line sulla tratta San Colombano-Casalpusterlengo-Codogno, ma tutte le mattine si trova costretto a viaggiare in piedi, stipato a bordo di un autobus super affollato, in condizioni ambientali interne sospettosamente nocive per la salute, le quali meriterebbero un accertamento, e al limite della sicurezza stradale".

Dato che il problema è stato denunciato diverse volte anche negli anni passati, la banina sperava che il figlio optasse per una scuola superiore che non fosse nel Basso Lodigiano. "Invece il ragazzo ha preferito il liceo di Codogno e quindi deve sopportare questo servizio di trasporto inadeguato. A San Colombano viene effettuata una sola corsa mattutina in partenza alle 7.07 dalla fermata di fronte al centro sportivo. Tutti i giorni il bus parte dalla fermata con tutti i posti a sedere occupati e con diversi ragazzi già in piedi. Operato il carico di ulteriori passeggeri nelle due successive fermate, l’autobus raggiunge l’ultima fermata delle scuole medie con il corridoio ormai affollato, dove trova le ultime decine di studenti in attesa".

"A quel punto l’autobus staziona dagli 8 ai 10 minuti, durante i quali il conducente, abbandonato il posto di guida, invita animatamente i ragazzi a indietreggiare fino in fondo al corridoio dell’automezzo, nell’arduo tentativo di fare salire gli ultimi studenti. Nel mentre, all’interno del bus alcuni ragazzi cominciano ad accomodarsi in braccio ai compagni già seduti, altri vanno ad impegnare i gradini della porta posteriore di uscita liberando così alcuni centimetri di spazio nel corridoio, fino a quando tutti gli studenti accompagnati dai loro zaini colmi di libri, riescano a prendere posto e acconsentire miracolosamente alla porta del bus di chiudersi. E tutto questo causa ritardi".

Poi un resoconto degli anni passati: "Ogni anno la situazione viene puntualmente denunciata dagli impotenti genitori e prontamente controbattuta dai vertici aziendali con le medesime giustificazioni e cioè che il bus è omologato al trasporto fino a tot posti a sedere, i ragazzi sono numericamente inferiori alla portata consentita, la Provincia dispone tagli al servizio, non vengono riconosciuti chilometri aggiuntivi, la Regione non interviene. Invito i responsabili aziendali a trovare nuove soluzioni piuttosto che abbozzare discutibili e ripetute giustificazioni per lo scarso servizio dato alla clientela che spende ogni mese circa 80 euro di abbonamento".