Boxer salva lupa donando cellule staminali: "Un atto d'amore verso un animale"

Così la quattrozampe di Cristina ha ridato speranza alla lupa Lara di LAURA DE BENEDETTI

L’amore per gli animali ha spinto Cristina Buttignoni  ad adottare quattro boxer e a fare la volontaria in un canile (Cavalleri)

L’amore per gli animali ha spinto Cristina Buttignoni ad adottare quattro boxer e a fare la volontaria in un canile (Cavalleri)

Lodi, 4 gennaio 2015 - E' una storia a lieto fine quella di Lara, una bella lupacchiotta di sei mesi trovata in fin di vita in provincia di Pistoia, sottoposta ad un delicato intervento chirurgico presso l’ospedale veterinario San Michele di Tavazzano, nel Lodigiano, e salvata, non solo per l’abilità del chirurgo Offer Zeira, ma anche grazie alle cellule staminali donate dalla boxer Emma tramite la sua proprietaria, Cristina Buttignoni, di Lodi. Lara, infatti, a causa di un pallino di piombo aveva subito una lesione alla colonna vertebrale, con infezione e deficit neurologico, e le staminali erano necessarie per aiutare la guarigione dei nervi.

Proprio alla vigilia di Natale, come ogni favola che si rispetti, ad un mese dall’intervento, il Centro recupero Fauna Selvatica di Monte Adone, che aveva la lupa in affido, ha fatto sapere che Lara è uscita dalla prognosi riservata ed è stata trasferita nel recinto di riabilitazione. Per Buttignoni, la donazione di midollo della sua boxer Emma e l’impegno come volontaria per i cani, sono due attività normali: «Il mio amore per i cani è cresciuto piano piano. Prima ne avevo uno, adesso quattro. Ma, soprattutto, sono passata ad un ‘livello superiore’. Prima adottavo perché mi piaceva avere un cane in casa, ora adotto per aiutare il cane che ha bisogno: ce ne sono molti sequestrati per maltrattamenti o abbandonati, benché di razza, perché anziani per prendere magari dei cuccioli. Ne ho uno di nove anni che non voleva nessuno. Ha vissuto sempre legato ad una catena, poi in canile: era spaventato, nessuno lo portava a casa perché mordeva. Quando è arrivato da me non ha morso nessuno, forse ha capito che per lui era l’ultima chance».

Cristina Buttignoni, responsabile del Centro Diurno Danelli, è volontaria dell’associazione «Aiutami! Boxer rescue» (www.rescueboxer.it) che dal 2007, a Salsomaggiore, ha aiutato circa 750 cani: «Cinque anni fa è morta la mia boxerina. Avendo sempre vissuto la mia vita da adulta con un cane, dopo un anno ho cercato su internet un altro boxerino da adottare e ho contattato l’associazione. Adesso ho quattro boxer che, nonostante io abbia il giardino, vogliono stare in casa come i gatti, vicino al padrone, e un sabato al mese vado a Salsomaggiore per il mio turno come volontaria: pulire i box, lavare le copertine, occuparmi di adozioni e controlli nel periodo di preaffido, portare i cani dal veterinario». È così che ha conosciuto la clinica del dottor Zeira: «Ho saputo che usava le staminali e, dato che sono favorevole a questo tipo di ricerca, sia per l’uomo che per gli animali, ho donato il midollo di Emma. Io stessa sono potenziale donatrice di midollo e sono donatrice Avis: per me è solo questione di essere civili».

di LAURA DE BENEDETTI