REDAZIONE LODI

Botte in famiglia, condannato. Maltrattava la compagna. Due anni e quattro mesi di carcere

Lodi, sentenza di primo grado per un quarantanovenne . In uno dei litigi aveva ferito alla gola la donna con un coltello.

Il tribunale di Lodi dove l’uomo ieri è stato condannato in primo grado

Il tribunale di Lodi dove l’uomo ieri è stato condannato in primo grado

È stato condannato a due anni e quattro mesi di reclusione un 49enne accusato di sevizie e maltrattamenti ai danni della compagna. La donna ha subito i soprusi e le violenze per quindici anni. Il culmine era stato raggiunto il 31 marzo 2024, quando poi la donna aveva finalmente trovato il coraggio di denunciare il compagno, dopo l’ennesima lite sfociata in aggressione fisica. Quella sera, infatti, l’uomo era rientrato in casa alterato da alcol e psicofarmaci. Allo scoppio della discussione, aveva impugnato un coltello dalla tavola apparecchiata, per poi puntarlo alla gola della donna, e causandole un taglio superficiale al collo. Lei aveva tentato di prendere in mano la lama, procurandosi un ulteriore taglio, più profondo, al palmo. Tutto era accaduto difronte agli occhi terrorizzati dei figli di 9 e 13 anni, i quali si erano precipitati a chiamare i parenti dell’uomo. I familiari erano riusciti a separare i due, che hanno però continuato ad aggredirsi, con spintoni, pugni e schiaffi. La calma nelle mura era ritornata solo dopo l’allontanamento della donna dall’appartamento. I due erano da tempo separati in casa e le discussioni erano quotidiane.

Già in un’altra occasione, infatti, l’uomo aveva tentato di provocare un danno irreparabile alla donna. Pochi mesi prima che arrivasse la denuncia, si era presentato sul posto di lavoro della vittima e aveva tentato di soffocarla su un lettino di ospedale. Bloccato dai colleghi della donna, uno dei quali era stato colpito al volto durante una colluttazione, si era dato alla fuga. Presente in aula, ieri, l’uomo non ha lasciato trapelare alcuna reazione alla lettura della sentenza di condanna per due anni e quattro mesi di reclusione. Il Tribunale di Lodi ha riconosciuto nei suoi confronti le attenuanti generiche per i reati contestati.

Luca Raimondi Cominesi