PAOLA ARENSI
Cronaca

Borghetto Lodigiano, accoltella la madre e si uccide: l’ipotesi raptus

Esclusa la presenza di complici, l’indagine verso l’archiviazione. Con la morte del colpevole non servirebbero altri riscontri

L’abitazione di Gaetana Carlomagno a Borghetto

Borghetto Lodigiano (Lodi), 28 maggio 2020 -  Tentato omicidio suicidio di Borghetto, stabili sotto stretto mitoraggio le condizioni della donna ferita al collo dal figlio. Andrà in un reparto di degenza oggi. Intanto l’indagine potrebbe essere presto archiviata per la morte del reo.

Sta meglio, ma è ancora ricoverata in prognosi riservata, in rianimazione al San Matteo di Pavia, l’80enne Gaetana Carlomagno di Borghetto colpita al collo, con un coltello , dal figlio. L’uomo, Roberto Bianchi di 44 anni, era titolare di una pizzeria d’asporto a Codogno. Un gran lavoratore incensurato il cui gesto ha lasciato tutti sgomenti. Il dramma familiare risale alle 15.15 di martedì quando una vicina di casa ha sentito discutere madre e figlio e cercato di calmare la situazione. Ma sarebbe stata allontanata da Bianchi.

Così la testimone ha allertato i carabinieri. Al loro arrivo, però, i militari hanno trovato il peggio. L’uomo si era già ferito al collo con lo stesso coltello da cucina, piuttosto lungo, che poco prima aveva usato, al culmine di una discussione, per colpire il collo della madre. La donna giaceva a terra in grave condizioni ed è stata trasferita in elisoccorso a Pavia. E dato che, per i carabinieri, dietro al terribile gesto non ci sarebbe premeditazione, ma solo un raptus dovuto a una lite, forse il 44enne si è tolto la vita, terrorizzato nel vedere la madre in quelle condizioni. 

Ieri , dopo aver subito, nell’immediato, un delicato intervento chirurgico, la signora, vedova e madre di due figli, era ancora ricoverata in rianimazione. Grave, ma senza per fortuna aggravamenti del quadro clinico. Invece per l’uomo, trovato esanime, non c’è stato nulla da fare. La salma è già stata lasciata a disposizione dei familiari per le esequie. Per gli inquirenti la dinamica è stata subito chiara. Dopo i rilievi eseguiti dai carabinieri nell’abitazione si è infatti arrivati a escludere la premeditazione. L’uomo avrebbe ferito la madre al culmine di una lite e infine si sarebbe tolto la vita credendola morta. Da capire i motivi della discussione e su questo fronte la Procura potrà soltanto affidarsi ai racconti della vittima quando si riprenderà. Escluso quindi il coinvolgimento di terzi.