Biciclette di una volta La sfilata di un mito Più di 40 chilometri in sella alla Graziella

Casalpusterlengo, nella Bassa Lodigiana in scena la giornata dedicata a una delle icone degli anni Sessanta e Settanta. Un lungo serpentone si è diretto dal centro lungo gli argini del Po.

Biciclette di una volta  La sfilata di un mito  Più di 40 chilometri  in sella alla Graziella

Biciclette di una volta La sfilata di un mito Più di 40 chilometri in sella alla Graziella

di Mario Borra

CASALPUSTERLENGO (Lodi)

Si è celebrato ieri a Casalpusterlengo il mito della “Graziella“, la bicicletta che si può piegare in due famosa negli anni sessanta-settanta e autentico status symbol di una mobilità dolce che, forse, oggi non esiste più. È stata la Fiab Casalpusterlengo, l’associazione di ciclisti urbani e cicloturisti del Basso Lodigiano che promuove l’uso della due ruote come mezzo di trasporto ideale in città, ad organizzare l’iniziativa, denominata “Pieghevole day“, che ha radunato in piazza del Popolo, ieri mattina alle 8, oltre cento appassionati. Il serpentone, con due ruote sia originali che modificate (una aveva montato un volante al posto del manubrio), ha preso poi il lento avvio verso l’argine del fiume Po, percorrendo 44 chilometri tra piste ciclabili e strade secondarie del territorio della Bassa. Si è trattato di una manifestazione ciclistica assolutamente non competitiva e non sportiva, con tutti i partecipanti che si sono mossi "in corteo" su di un percorso definito e con la garanzia dell’assistenza.

Il rientro in città è avvenuto attorno alle 14.30, arrivando dalla frazione codognese di Maiocca attraverso la pista ciclabile e quindi da via Agello, con arrivo finale in Piazza della Repubblica. Alla fine, oltre alla soddisfazione di aver compiuto un bel giro per la campagna lodigiana con un mezzo non propriamente adatto ai percorsi extraurbani (ci sono stati infatti parecchi problemi meccanici e forature), è arrivata anche la pioggia di riconoscimenti da parte di Fiab. È stato infatti premiato il gruppo più numeroso, sette persone arrivate da Secugnago, la bici più vecchia e più bella mentre il premio speciale è andato ad una coppia arrivata da Mortara che montavano grazielle originali.