Bocciato l’ampliamento della centrale a Bertonico

Il progetto di Sorgenia si scontra col parere dell’Istituto Superiore di Sanità. "Pericoli per la qualità dell’aria"

Una visita all’interno della centrale

Una visita all’interno della centrale

Bertonico (Lodi), 16 novembre 2020 - «In considerazione della scarsa qualità dell’aria della zona oggetto dell’intervento" e ritenuto "anche che il nuovo impianto potenzialmente produrrà un apporto aggiuntivo, sebbene contenuto, alle concentrazioni in aria dei contaminanti, si ritiene non auspicabile un simile intervento sul territorio". Si chiude così la relazione del direttore del Dipartimento ambiente e salute dell’Istituto Superiore di Sanità che ha espresso un parere in merito all’istanza di avvio della procedura di valutazione di impatto ambientale, relativo al progetto di Sorgenia Power di un’altra centrale elettrica adiacente all’impianto, attivo dal 2011, nell’area dismessa ex Gulf, tra Bertonico e Turano. Il documento è datato 15 settembre scorso e fa parte dell’intero “pacchetto“ di documenti, pareri, osservazioni (in primis arrivati dalla Provincia di Lodi, dal comune di Turano e dal Ministero ai Beni Culturali) allegati alla procedura di valutazione di impatto ambientale aperta dopo la presentazione dell’istanza al Ministero dell’Ambiente, avvenuta nell’ottobre dello scorso anno.

Secondo il progetto , la nuova centrale dovrebbe avere una capacità di poco oltre 300 megawatt con tre unità termoelettriche e sarà utilizzata, se otterrà il via libera, in condizioni di richiesta di picco della rete elettrica. I tempi di realizzazione sono di due anni. L’area occupata, secondo i documenti, sarebbe di 25 mila metri quadrati: l’impianto, secondo i disegni, prevede la realizzazione di un edificio rettangolare e di tre “torri“ alte sessanta metri ciascuna.