Bertonico: ok a un data center nell’area ex Gulf. Quanto saranno alti i palazzi

Insediamento su 40mila metri quadri. Gli edifici produttivi avranno un’altezza più che doppia rispetto al parametro urbanistico del Comune

Visita nell'area ex Gulf

Visita nell'area ex Gulf

Bertonico, 25 aprile 2024 – C’è un data center nel futuro dei circa 40 mila metri quadrati di una porzione dell’area ex Gulf tra Bertonico e Turano Lodigiano con corpi di fabbrica previsti di altezza pari anche a 25 metri. In questi giorni, nell’ambito della procedura di assoggettabilità alla Vas (Valutazione ambientale strategica) sulla proposta del piano attuativo, la Provincia di Lodi ha espresso parere positivo in merito allo screening di incidenza, passaggio formale per capire se il maxi intervento può avere significative interferenze con i siti Natura 2000 che, nella fattispecie, sono quattro (La Zerbaglia, Garzaie del Parco Adda Sud, Morta di Bertonico, Adda Morta) anche se distanti dal sito (la più vicina è a 2.800 metri).

Di fatto il parere era di competenza del Parco Adda Sud che ha sottolineato come "nell’area oggetto dell’intervento non sono stati rilevati habitat o specie di interesse comunitario". Pertanto la Provincia di Lodi ha fatto propria la valutazione ed ha determinato il conseguente parere positivo. La circostanza è importante perché fa capire come l’iter prosegua dopo la proposta d’acquisto della porzione dell’area dell’ex raffineria avvenuta alcuni mesi fa da parte di un operatore.

Per il Comune di Bertonico l’insediamento dovrebbe portare un “tesoro“ in oneri compensativi. In particolare, il nuovo polo tecnologico prevede la realizzazione di edifici produttivi molto simili tra di loro ma con sviluppo altimetrico variabile (anche 25 metri, molto maggiore rispetto al parametro urbanistico del comune bertonicense che ne prevede solo dodici) ciascuno provvisto di un blocco destinato ad uffici e deposito direttamente collegato al fabbricato produttivo oltre alla costruzione di una sottostazione elettrica dedicata.

Sono ormai decenni che sull’area ex Gulf, nella parte non occupata dalla centrale a ciclo combinato operativa dal 2011 su 150 mila metri quadrati, si concentrano voci e progetti (poi abortiti) di vari operatori, alcuni dei quali vicinissimi a concretizzare l’insediamento, ma successivamente volatilizzatisi.