Battello per il fiume, gara stregata

Già tre bandi a vuoto per il Parco Adda Sud che avrebbe fondi per far partire il collegamento Lodi-Pizzighettone

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di Paola Arensi

Servirà una quarta gara, ancora in fase di valutazione, per non perdere i fondi, da utilizzare entro il 2023 e assegnare la realizzazione della nuova motonave da 60 posti del Parco Adda sud. Per garantire la navigazione in battello tra Lodi e Pizzighettone è necessario trovare qualcuno che realizzi il progetto. Il Parco Adda Sud è risultato assegnatario di contributo milionario, nell’ambito del bando per interventi emblematici 2018, rivolto alla provincia di Lodi. Una delle quattro azioni contemplate era appunto la costruzione del nuovo battello da destinare al servizio di navigazione turistica. Un battello elegante, a basso pescaggio e quindi utilizzabile in ogni stagione, anche con acqua bassa. Ma la gara è stata esperita più volte senza successo. "E ora, per indire la quarta gara – chiarisce Francesco Bergamaschi, presidente del Parco – occorre attendere che si stabilizzi il mercato. Alcuni operatori denunciano infatti di non essere in condizione di fare offerte, stante l’instabilità di costo dei fattori produttivi, quali energia e materie prime. Poi, se i prezzi si stabilizzeranno, senza scendere, bisognerà capire, con Regione Lombardia e Fondazione Cariplo, se ridimensionare i progetti o come ricaricarli". "Siamo in buona compagnia, non siamo i soli ad affrontare simili difficoltà – ribadisce –. Spero intervengano ulteriori provvedimenti, almeno di proroga termini, se non di reintegro delle disponibilità economiche".

Nel frattempo il consorzio Navigare l’Adda, con un’altra imbarcazione, sta comunque garantendo la navigazione da Pizzighettone, fin dove si riesce. "Verso Cremona è impossibile per la presenza delle briglie senza conche, mentre la nuova imbarcazione, a ridotto pescaggio, servirebbe a raggiungere Lodi" insiste Bergamaschi. La prima gara, a primavera 2021, aveva registrato una sola offerta, ma al rialzo: era stata annullata. La seconda, dopo revisione progettuale e reintegro dell’importo (di 175 mila euro fino ad arrivare a 710 mila euro totali), ha registrato una offerta, scartata per insanabile vizio procedurale. La terza e ultima gara era da espletare entro il 24 gennaio: l’offerta c’era, ma mancava un documento che non è stato integrato per colpa della guerra iniziata.