
Il Maggiore di Lodi
Lodi, 6 agosto 2015 - Niente fusione con Melegnano, ritenuta la più probabile, o con Pavia, ipotesi che già si era raffreddata nel giro di un mese: l’azienda ospedaliera di Lodi resterà autonoma, anche se con la Riforma della Sanità approvata ieri sera in consiglio regionale tutte le ex Ao, oggi ribattezzate Asst, azienda socio sanitaria territoriale, cambieranno ruolo e non gestiranno più solo gli ospedali ma anche i servizi territoriali. Per quanto riguarda l’Asl, Lodi rientrerà nella più grande Ats (Agenzia di Tutela della Salute) della Città Metropolitana che si occuperà di programmare l’offerta sanitaria, accreditare le strutture, negoziare ed acquistare prestazioni degli istituti ospedalieri e di ricerca milanesi oltre che delle Atts di Lodi, Melegnano e Martesana, Legnano e Magenta, Rho, Milano Nord Est.
"Si tratta di una riforma innovativa – commenta il consigliere regionale Pietro Foroni – giunta alla sua approvazione grazie all’impegno delle forze di maggioranza che, sotto la guida della Lega Nord, hanno fermamente voluto una concreta riorganizzazione del nostro sistema sanitario. Per quanto riguarda il Lodigiano, l’allegato all’articolo 1 appena approvato dall’aula, stabilisce che l’Ats di Lodi confluirà con la Città Metropolitana mentre l’Asst di Lodi, comprendendo sia il territorio sia le relative strutture sanitarie e sociosanitarie della provincia, resterà autonoma. Questo significa che il Lodigiano dal punto di vista sanitario manterrà tutta la sua indipendenza, consentendo, ad esempio, la cura non solo dei pazienti ospedalizzati ma anche l’erogazione di tutte quelle prestazioni necessarie ai pazienti cronici e bisognosi di cure e assistenza fuori dalle strutture sanitarie. Ancora una volta la Lombardia dimostra di arrivare prima di altri, con riforme vere che apporteranno vantaggi reali e prestazioni all’avanguardia a tutto beneficio dei cittadini. Non con chiacchiere inconcludenti come quelle dimostrate fino ad oggi dal governo di Roma». Per quanto riguarda Pavia, ci saranno due aziende ospedaliere autonome: Asst di Pavia e Istituto di Ricerca San Matteo che rientreranno entrambe sotto l’unica Ats (ex Asl) di Pavia.