LAURA DE BENEDETTI
Cronaca

Con l’app "I’m great" migranti meno soli

Lodi, l'invenzione è degli studenti del Gandini

I ragazzi della quarta A del liceo scientifico insieme al professor Paolo Camera (Cavalleri)

Lodi, 13 marzo 2016 - "Quando, al Festival della fotografia etica, abbiamo visto la foto aerea ‘Mare nostrum’, che ritrae un barcone carico di profughi, scattata da Massimo Sestini nel 2014, ci siamo emozionati e ci siamo chiesti: come possiamo agire, nel nostro piccolo, su un’emergenza così globale? È nata così l’idea dell’app ‘I’m great’ che si usa per dire ‘Sto bene’ ed è quasi l’anagramma di migrante». Il progetto, lanciato dai 17 studenti della 4a A del liceo scientifico Gandini, col supporto del professor Paolo Camera, ha vinto l’edizione 2016 (su altri 35 in concorso) del Discovering Talent Fair, momento conclusivo di Meet to Neet, programma promosso da Fondazione Mondo Digitale con Microsoft Italia.

Ma come funzionerà l’app, che i ragazzi creeranno tra giugno e luglio, con l’obiettivo di distribuirla nel Lodigiano a settembre e, poi, aggiornando i dati, nel resto d’Italia? "Per capire appieno cosa potesse essere utile all’accoglienza e all’inclusione dei migranti – spiegano gli studenti – abbiamo intervistato Stefano Uggeri, consigliere di Lodi Vecchio con delega all’accoglienza, e Ousmane Coulibaly, 22 anni, rifugiato del Mali, approdato in Italia attraverso la Libia 4 anni fa, che aiuta altri migranti. Quando si scarica la app l’utente si registra, con nome, cognome e paese d’origine, scegliendo poi se rendere pubblici i propri dati.

Potrà dunque usare l’applicazione per cercare, per nome o per nazionalità, persone appartenenti alla propria cultura, ed evitare di sentirsi solo. Quattro le lingue (inglese, francese, italiano ed arabo; c’è poi la funzione translate e le icone sono intuitive) e le aree tematiche: ‘Vivere’, ossia dove trovare un pasto, un letto e dei servizi per l’igiene; ‘Star bene’, ovvero dove e come curarsi ma anche incontrare gente, usare i mezzi pubblici; ‘Dalle radici al futuro’ con notizie sulla propria patria, i luoghi di culto, i diritti legali, anche con differenziazione di genere, e con la possibilità di partecipare al progetto di Sestini ‘Where are you?’ di raccolta di immagini e storie della propria migrazione; ‘Integrarsi’ con indicazioni su dove imparare l’italiano e la funzione ‘job’, una sorta di bacheca virtuale di richieste e offerte di piccole manutenzioni (i profughi non possono lavorare finché non gli viene riconosciuto uno status, ma molti Comuni stipulano già convenzioni per attività di pubblica utilità, ndr):potranno così aiutare qualche lodigiano, senza sentirsi o essere visti come un peso".

Il budget stimato è di 50 mila euro, la metà per acquisto di nuovi pc per la scuola, e si prevede un finanziamento soprattutto con raccolte fondi e sponsor ma, spiega Camera, "Microsoft ci metterà a disposizione i software gratuitamenti e il Parco Tecnologico i propri esperti per aiutare i ragazzi nel ‘coding’, la programmazione dell’app, e questo ci consentirà di risparmiare".