REDAZIONE LODI

Adda in sicurezza, la paura delle alluvioni sarà solo un ricordo

Completata a Lodi larisistemazione delle “difese“. Il sindaco: "Ora concentriamoci sul rilancio in chiave turistica"

Le difese spondali di Lodi sono state completate. Lo annuncia, con soddisfazione, la sindaca Sara Casanova, che aggiorna in merito agli ultimi interventi. Ricostruisce, di fatto, lavori di anni necessari a evitare drammi come l’alluvione del 2002, che ancora terrorizza i residenti perché, di fatto, devastò la città.

"La tranquillità dei nostri cittadini prima di tutto. L’Adda, finalmente, oggi non fa più paura, Lodi è protetta dalle esondazioni e possiamo concentrarci sul rilancio del nostro fiume, anche in chiave turistica o per altre attività, sfruttandone le potenzialità, in totale sicurezza" assicura Casanova.

Le difese sono ormai completate, con l’avvio in questi giorni degli ultimi lavori in sponda sinistra, nel tratto fra il Mulino del Contarico e la Canottieri.

"Ricordo anche la messa in sicurezza della roggia Molina e l’installazione delle pompe idrovore sul cavo Roggione, che hanno messo al riparo le zone interessate – aggiunge la sindaca –. Di recente abbiamo anche aggiornato il piano comunale di protezione civile, fondamentale per attivare, in caso di emergenza, un sistema di allerte e interventi ben coordinato, questo proprio in virtù delle opere realizzate". Per parlare di questo è intervenuto anche l’assessore regionale al Territorio, originario del Lodigiano, Pietro Foroni.

Sempre in Oltreadda lo scivolo delle barche è stato riadattato per consentire la rapida iniziativa dei vigili del fuoco in caso di necessità. "Una struttura, inutilizzabile da anni, che giaceva in uno stato di degrado" rimarca Casanova.

"Si sono inoltre conclusi i lavori per la difesa Piarda Ferrari, con la nuova scalinata, che agevolerà l’accesso al fiume, di operatori e mezzi d’intervento, in caso di piena o emergenza, oltre al nuovo deposito delle paratie mobili per facilitarne la manutenzione. E ancora, grazie alla sinergia fra Comune, Regione, AIPo, Consorzio Muzza Bassa Lodigiana e Nüm del Burgh, l’Isolotto Achilli è illuminato: un’oasi fluviale che sarà anche sede di laboratori didattici ed esercitazioni di protezione civile".

Si sta quindi lavorando per la fase due, cioè la valorizzazione di queste aree. Tanto che "il bosco di città, realizzato nella zona Isolabella, con cinquemila nuove piante, è la prima grande opera di valorizzazione, che sta richiamando moltissimi lodigiani lungo il fiume" chiarisce l’amministratrice.

Il fiume Adda per molti è ispiratore. Per le scuole è un angolo naturalistico da scoprire, mentre per il turismo di prossimità è l’obiettivo di gite fuori porta e passeggiate all’aria aperta. C’è chi lo fotografa, lo dipinge, ci costruisce e libera zattere o opere d’arte.

"Oggi che possiamo garantire la cosa più importante, cioè la sicurezza, speriamo che tutti possano vivere l’Adda più serenamente, valorizzandolo per ciò che di bello può offrire" ha concluso la sindaca.

Paola Arensi