Legnano, Amga alza il costo del teleriscaldamento. A2A lo blocca al primo gennaio

Farà discutere il confronto tra la scelta fatta dalla spa legnanese a fronte di quella di A2A

L'impianto di teleriscaldamento gestito da Amga

L'impianto di teleriscaldamento gestito da Amga

Legnano (Milano), 23 marzo 2022 - Amga per il suo teleriscaldamento ha prezzi in forte rialzo che seguono il mercato ormai impazzito e mettono in conto anche la quota dei certificati neri; A2A fa una scelta diversa e per il "suo" teleriscaldamento, decide invece di congelare i prezzi al primo gennaio di quest’anno. Non mancherà di far discutere gli utenti legnanesi, che già avevano fatto sentire la propria voce a proposito degli aumenti, questo doppio binario seguito da aziende che, seppur di dimensioni diverse, erogano lo stesso tipo di servizio su territori diversi.

La comunicazione di A2A è arrivata oggi: "A fronte dell’attuale conflitto in Ucraina, che ha innescato come noto nuovi rialzi vertiginosi dei prezzi dell’energia - è la scelta comunicata -, il Gruppo A2, attraverso le società A2A Calore e Servizi e Linea Green, ha deciso di bloccare i prezzi del teleriscaldamento mantenendoli congelati fino al 30 settembre 2022. Ai clienti allacciati alle reti del teleriscaldamento di tutti i territori in cui A2A Calore e Servizi e Linea Green operano - le province di Brescia, Bergamo, Milano, Cremona e Lodi - saranno mantenuti invariati i prezzi, indicizzati al primo gennaio 2022, evitando così rincari che nelle prossime settimane sono previsti in crescita fino al 50% rispetto alla situazione attuale”.

Il gruppo si augura che vengano estese anche al teleriscaldamento le misure correttive già adottate (imposte e IVA ridotta) per altre fonti energetiche, ma per il momento fa questo passo piuttosto importante. Amga, solo poche settimana fa, aveva deciso invece di applicare gli aumenti imposti dal momento certo critico agli oltre 6mila utenti: a questi, seppur in maniera marginale, vanno poi aggiunti anche gli aumenti che Amga ha calcolato sull’innalzamento dei costi dei cosiddetti “certificati neri” che la spa deve acquistare. Almeno per il momento, in sintesi, Amga non si può dire che esca alla grande da questo confronto.