
I volontari del Parco del Ticino che operano nell’anticendio boschivo
È ufficialmente partita la nuova missione estiva del Corpo volontari del Parco del Ticino nell’ambito del progetto “Gemellaggi antincendio boschivo“, promosso dal Dipartimento nazionale della Protezione civile, in collaborazione con Regione Lombardia e le principali organizzazioni di volontariato. Ancora una volta i volontari Aib del Parco si preparano a dare il proprio contributo nella lotta agli incendi boschivi in Sardegna, una delle regioni italiane più colpite dai roghi durante i mesi caldi. La base logistica del contingente del Parco è stata individuata nel comune di Sant’Andrea Frius, nel cuore dell’isola, posizione strategica per presidiare il territorio e coordinare le operazioni. La missione si svilupperà in nove turni settimanali consecutivi fino al 16 agosto e vedrà coinvolti, ogni settimana, otto volontari, tra cui un capomissione e operatori qualificati con esperienza specifica in attività antincendio, oltre a nuovi volontari Aib che parteciperanno anche per accrescere la propria formazione sul campo.
L’impegno della squadra del Parco, per oltre due mesi, è imponente e rappresenta una concreta dimostrazione della prontezza e dell’affidabilità operativa della struttura Aib del Ticino, ormai riconosciuta a livello nazionale. Le attività dei volontari prevedono interventi di prevenzione, pattugliamento e operazioni dirette di spegnimento incendi, in stretta collaborazione con il sistema Aib sardo, la Protezione civile locale e i Corpi forestali della Regione. Le operazioni saranno supportate da due pick-up attrezzati per l’antincendio e da un mezzo logistico per trasporto, coordinamento e rifornimento, in grado di affrontare situazioni complesse.
Il presidente del Parco del Ticino, Ismaele Rognoni, ha espresso profonda gratitudine nei confronti dei volontari impegnati: "Il Corpo volontari Aib del Parco si conferma una realtà di eccellenza, con una professionalità sempre più apprezzata. Il senso del dovere, la capacità di adattarsi a contesti difficili e la dedizione rappresentano un patrimonio prezioso non solo per il nostro territorio, ma per tutto il sistema nazionale di protezione ambientale. A nome della Comunità del Parco e a titolo personale, ringrazio queste donne e questi uomini per lo straordinario impegno che ancora una volta stanno dimostrando".
Parole confermate da Alessandro Todaro, responsabile della Protezione civile del Parco: "I gemellaggi sono una concreta espressione di solidarietà tra Regioni e servono a rafforzare le capacità operative nei territori più esposti, come la Sardegna. Al tempo stesso, rappresentano un’opportunità di crescita, confronto e scambio tra volontari provenienti da esperienze differenti. È da queste relazioni che nasce una vera evoluzione, sia sul piano professionale sia su quello umano".