Omicidio di Vanzaghello, il padre riconosce la vittima dai tatuaggi

L'uomo si era presentato in caserma per denunciare la scomparsa del figlio

Vanzaghello, il luogo dell'omicidio e i tatuaggi sul corpo della vittima

Vanzaghello, il luogo dell'omicidio e i tatuaggi sul corpo della vittima

Vanzaghello (Milano), 16 maggio 2022 -  Identificato il giovane trovato senza vita il 7 maggio scorso in una piazzola di sosta della superstrada Ss 336 a Vanzaghello (Milano). Il riconoscimento è avvenuto attraverso i tatuaggi sul corpo della vittima, un 34enne marocchino.

A quanto si apprende, il padre dell'uomo si era presentato ai carabinieri di Corsico per denunciare la scomparsa del figlio e i miltari gli hanno mostrato le fotografie con i tatuaggi, precedentemente diffuse dalla polizia di Varese. Il genitore avrebbe così rioconosciuto il figlio. 

Nel frattempo proseguono le indagini, in particolare per ricostruire il movente. La procura di Busto Arsizio, con il procuratore capo Carlo Nocerino, indaga per omicidio, ipotizzando possibili collegamenti con il delitto di Rescaldina, avvenuto il 2 aprile. Una sorta di vendetta maturata nel mondo dello spaccio. Gli specialisti della scientifica hanno rilevato sul corpo diverse fratture alle gambe e al volto, oltre a escoriazioni compatibili con bruciature di sigaretta. Un pestaggio finito nel sangue con l’uomo che, dopo essere stato picchiato, è stato abbandonato lungo la statale per Malpensa. Per essere lasciato in quella zona gli assassini lo hanno trasportato con un’auto. Al vaglio degli inquirenti, quindi, ci sono anche le immagini di tutte le videocamere presenti nella zona