Una nuova Fondazione per la ripartenza

Senza le limitazioni dettate dalla pandemia l’edizione 2022 cambia logo, simbolo e si lancia sui canali televisivi e pure web

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di Paolo Girotti

Una nuova Fondazione nata appositamente per la gestione del Palio, un nuovo logo per identificarla e posare il seme per il futuro rendendola riconoscibile e infine un’aspirazione che ha radici lontane e viene ogni volta reiterata: portare il Palio a una dimensione superiore, varcare i limiti dell’ambito locale, trovare sponsor sempre più munifici con la volontà di scommettere sulla crescita dell’evento.

Ieri mattina il cda della neonata Fondazione Palio quasi al gran completo (assente solo Stefania Bariatti) ha presentato il “Palio della ripartenza“, quello che al netto di sorprese dell’ultimo momento dovrebbe svolgersi senza le limitazioni, i rinvii e gli slittamenti che hanno invece segnato le ultime due sfortunate annate. Una presentazione che ha preso il via con l’ingenuo stupore della presidente Mariapia Garavaglia, quasi sorpresa dall’aver verificato, dopo la nomina, la complessità della macchina organizzativa; e che è poi proseguita con l’illustrazione dei punti cardine della manifestazione.

Dunque ecco il nuovo logo della Fondazione, un po’ F stilizzata, un po’ scudo e un po’ elmo, a riassumere gli elementi caratteristici del Palio declinati in chiave contemporanea, con uno sguardo al futuro necessario a tutta la manifestazione.

Il simbolo dell’edizione 2022 sarà invece uno zoccolo di cavallo, forse più innestato nel solco della tradizione; mentre sull’altro fronte fanno la loro comparsa anche gli hashtag che guideranno la narrazione e i momenti di avvicinamento al 29 maggio: #ilcarroccio, #albertodagiussano, #ilpalionelcuore, e #lavittoria saranno le parole d’ordine per addensare contenuti sui social.

Ci sono poi gli adesivi delle otto contrade che verranno distribuiti in piazze, manieri e negozi e che troveranno infine casa su una cartolina appositamente creata per l’occasione. Passaggio fondamentale sarà anche la trasmissione del Palio, attraverso i canali Internet o quelli televisivi: già domani sono previsti incontri importanti in questa direzione ed entro i primi giorni della prossima settimana si dovrebbe arrivare a un risultato. Anche da questo passaggio si potrà comprendere quale respiro potrà avere la manifestazione.

Si parte sabato con la prima delle cerimonie di rito, vale a dire la traslazione della Croce, e con la consapevolezza che il team della Fondazione Palio ha avuto appena il tempo di guardarsi in volto e fare conoscenza, per poi abbassare subito la testa e mettersi al lavoro. I tempi sono molto compressi e solo l’entusiasmo del neonato gruppo potrà superare gli ostacoli sulla strada che porta al 29 maggio. La volontà di fare bene in questi primi passi appare però garantita.