
La stazione di Legnano
Legnano (Milano), 26 ottobre 2018 - «Trenord? Ascolta di più le esigenze dei pendolari di un’altra regione che quelle dei legnanesi». Il sospetto che l’azienda che gestisce (molto male) il trasporto ferroviario in Lombardia sia “filopiemontese” è venuto a Stefano Quaglia, consigliere comunale di Legnano Futura.
Il tema dei collegamenti con Milano rimane ancora una volta al centro del dibattito politico, e le vicende di Movibus – le sorti cioè del pullman diretto per Cadorna – s’intrecciano inevitabilmente con quelle della sovraccarica linea che collega Varese a Porta Garibaldi e Treviglio. «Il responsabile della Tpl (l’Agenzia per il trasporto pubblico locale che sta ridisegnando la mappa delle linee nell’Alto Milanese, che entrerà in vigore fra la fine del 2019 e il 2020, ndr) ha detto che l’arretramento del pullman diretto della Movibus a Molino Dorino, o Lampugnano, non creerà disagi ai legnanesi perché la città e il circondario sono coperti da un buon servizio ferroviario. Ma come si fa a fare un’affermazione del genere? – si chiede stupefatto Quaglia –. A Legnano, città di 61mila abitanti, fermano solo i “regionali veloci” da Varese e quelli suburbani della S5. Tutti comunque diretti a Porta Garibaldi. Mentre sono anni che chiediamo un collegamento con la stazione Centrale e con Malpensa senza essere mai riusciti a ottenerlo».
La città è in effetti penalizzata dall’essere stretta fra Busto Arsizio, dove ferma ogni genere di convogli, e Rho-Fiera. Anche qui col medesimo tipo di frequenze. E infatti ogni volta che la questione è stata portata all’attenzione dei vertici di Trenord, la risposta è sempre stata la stessa: «Per arrivare a Cadorna, in Centrale o a Malpensa basta cambiare a Busto Arsizio o Rho-Fiera...». «Già – ribatte Quaglia – e allora vorrei capire perché centri abitati minori e meno popolosi come Rescaldina o Castellanza, o Saronno, sono servite dal Malpensa Express che arriva in Cadorna o in Centrale. Ecco perché, a maggior ragione, bisogna mantenere il pullman diretto della Movibus fino in piazza Cadorna: per i legnanesi e per i residenti del circondario è l’unico modo per raggiungere quella zona di Milano, oltre che l’asse viale Certosa-corso Sempione».
Resta comunque aperta la questione di una stazione bistrattata da Trenord, a detta di Quaglia. «L’offerta attuale è inadeguata, è sotto gli occhi di tutti. Nelle ore di punta sui treni non si può salire. Quando sarebbe sufficiente far fermare anche a Legnano, oltre che a Busto e Gallarate, il diretto in arrivo da Domodossola. Noi lo chiediamo da sempre, ma a opporsi sono i comitati dei pendolari... piemontesi, per non aumentare i tempi di percorrenza verso Milano. Niente campanilismi per carità, ma che il loro veto pesi più delle necessità di una città lombarda mi sembra inaccettabile. Tanto più che gli abitanti del Verbano-Cusio-Ossola hanno appena deciso, legittimamente con un referendum, di restare in Piemonte...».