
La vasca da 50 metri dell'impianto che viene coperta durante l'inverno
Legnano (Milano), 18 febbraio 2025 – Non c’è pace per la piscina “Villa” di Legnano: questo pomeriggio, infatti, i responsabili dell’impianto sono stato costretti a chiudere l’impianto natatorio di viale Gorizia per il danneggiamento di una tubazione che serve gli spogliatoi “Impero”. La rottura, prodottasi durante i lavori di scavo in corso nel cantiere, ha causato la mancanza d’acqua negli spogliatoi (docce e servizi). Non potendo garantire agli utenti le condizioni idonee di fruizione, l’attività natatoria è stata sospesa per riprendere poche ore dopo a guasto riparato.
Nella zona di viale Gorizia si è iniziato a lavorare proprio per la realizzazione del nuovo impianto che andrà a sostituire la piscina “Villa” così come è sempre stata strutturata: la sede storica delle piscine comunali, l’area compresa tra viale Gorizia e viale Toselli, verrà rivoluzionata proprio per creare ex novo il nuovo polo ludico-natatorio cittadino. La nuova struttura avrà una vasca bambini e due vasche interne da 25 metri - una agonistica da 8 corsie e una da addestramento/riscaldamento in caso di gare da 4 corsie - profonde rispettivamente 2 e 1,2 metri e collocate in altra zona rispetto all’edificio esistente, che verrà invece demolito. La tribuna avrà circa 200 posti a disposizione, ci saranno nuovi spogliatoi e un ingresso con bar e reception che si affaccerà su una vetrata dalla quale si potrà assistere ai corsi. L’edificio avrà prestazioni energetiche del 20% inferiori alla soglia già fissata per gli edifici a consumo energetico molto basso. La vasca estiva da 50 metri verrà riqualificata creando tre diverse aree funzionali: un’area dedicata al nuoto (non agonistico) e al fitness, un’area relax ed un’area spray park destinata ai più piccoli. L’operazione, finanziata da Bcc leasing per 12,9 milioni in sinergia con BCC Busto Garolfo e Buguggiate e in Associazione Temporanea di Impresa con Techne S.p.A ed A&T Europe S.p.A. (costruttori) e P&G S.r.l. (gestore), ha potuto contare su fondi del PNRR per altri 2,5 milioni di euro.