Tassa soggiorno. Al Comune 200mila euro

Il Consiglio Comunale di Gallarate ha votato l'introduzione dell'imposta di soggiorno, che entrerà in vigore dal primo aprile. Si prevede di incassare circa 200mila euro all'anno, che saranno investiti per migliorare l'offerta turistica e commerciale della città. La tassa sarà applicata per ogni pernottamento in hotel, B&B e altre strutture ricettive, fino a un massimo di dieci pernottamenti consecutivi.

Tassa soggiorno. Al Comune 200mila euro

Tassa soggiorno. Al Comune 200mila euro

Votata dal consiglio comunale di Gallarate nella seduta del 19 dicembre scorso, l’imposta di soggiorno, una novità, entrerà in vigore in città dal primo aprile. Circa 200mila euro l’anno è la cifra che il Comune di Gallarate prevede di incassare con la tassa di soggiorno. Per le vigenti disposizioni di legge, la tassa non è dovuta nel periodo compreso tra il primo gennaio e il 31 marzo 2024, quindi scatterà da aprile e sarà corrisposta per ogni pernottamento in hotel, residenze turistico-alberghiere, affittacamere, bed & breakfast e immobili destinati alla locazione breve che si trovano sul territorio comunale, fino a un massimo di dieci pernottamenti consecutivi nello stesso anno solare e nella medesima struttura ricettiva. È soggetto all’imposta chi pernotta in città non risultando iscritto nel medesimo periodo all’anagrafe comunale. I soggetti responsabili degli obblighi tributari sono il gestore della struttura ricettiva, il soggetto che incassa il corrispettivo o che interviene nel pagamento del corrispettivo e l’eventuale rappresentante fiscale. La tassa a carico di hotel e bed&breakfast è suddivisa in quattro fasce, per gli alberghi a una o due stelle è prevista un’imposta di 2 euro, per quelli a tre o quattro stelle invece la cifra sale a 3 euro. Per i B&B la somma dell’imposta sul turismo è invece di 1,50 euro. Gallarate dunque si prepara alla novità che potrà rappresentare anche un freno alle attività abusive che purtroppo non mancano anche nell’accoglienza turistica proponendo offerte su piattaforme che sono però sconosciute ai comuni. Quanto agli introiti una buona parte saranno investiti a sostegno di progetti per migliorare in città l’offerta turistica e commerciale. R.F.