Abbiategrasso, il presidio: "No a Vigevano-Malpensa e centro commerciale"

I Comitati No Tangenziale a difesa del territorio Confcommercio: la solidarietà non basta, servono azioni concrete

Abbiategrasso protesta contro la tangenziale

Abbiategrasso protesta contro la tangenziale

Abbiategrasso (Milano) -  Dalle 11 al tramonto si è svolto ieri nel giardino attorno all’Annunziata il presidio indetto dalla Rete salvaguardia territoriale con la partecipazione dei Comitati No Tangenziale. Presidio voluto per manifestare nuovamente contro la realizzazione della Vigevano-Malpensa e in difesa del Pagiannunz (Parco giardino dell’Annunziata), minacciato dal piano di cementificazione S2, per la realizzazione di un piano commerciale lungo viale Giotto. Un raduno dove si è discusso, presentato libri, suonato, cantato, dove si sono esibiti degli attori e dove si è potuto anche mangiare i prodotti offerti dalle cascine del distretto Dinamo.

Il ricavato della manifestazione andrà a sostenere il ricorso in appello presentato da Confcommercio contro la sentenza del Tar che ha dato ragione al Comune nella vicenda urbanistica S2. Brunella Agnelli, di Confcommercio Abbiategrasso, ha presenziato all’evento ringraziando chi ha voluto sostenere la loro opposizione. "Al di là delle parole e delle manifestazioni di solidarietà occorre anche agire concretamente". A lei è stato chiesto se ha intravisto dalle dichiarazioni dei tre candidati sindaci delle disponibilità a bloccare la previsione del centro commerciale S2. "Ho sentito parole interessanti solo da Alberto Fossati che ha detto che queste situazioni devono essere governate per capire come fare a limitarne le conseguenze negative. L’attuale amministrazione ha governato solo in balia degli eventi". Presente anche il presidente dell’Anpi Michele Bona, già sindaco di Cassinetta. "Preservare l’ambiente e il territorio è tra i compiti della nostra associazione – ha detto –. Qui stiamo assistendo a un tentativo irragionevole di stravolgimento del territorio e del tessuto sociale con la realizzazione di una strada assolutamente inutile e un parco commerciale che mette a rischio il commercio locale. Per i problemi viabilistici di questo territorio ci sono ben altre soluzioni che non questa colata di cemento".

Sul tema commerciale Bona ha ribadito che "prima di andare ad occupare aree di pregio come il Pagiannunz bisognerebbe intervenire sulle aree industriali dismesse che hanno superfici anche più ampie". L’esempio è proprio a due passi dal Pagiannunz e si tratta dell’ex Siltal.