Tagliate le robinie lungo il fiume. "Caccia agli autori dello scempio"

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È polemica per diversi tagli boschivi effettuati lungo gli argini del fiume Olona in località Solbiate, Fagnano e Gorla Minore. A denunciarlo ci ha pensato il portavoce del gruppo Amici dell’Olona, Franco Brumana: "Si tratta di un grave scempio paesaggistico ed ambientale, accaduto proprio sule sponde del fiume. Cerchiamo notizie sui responsabili di questo ingiustificabile misfatto". Brumana vuole infatti vederci chiaro perché si suppone non ci siano i permessi per procedere ad un taglio così drastico della vegetazione proprio lungo le sponde del fiume: "La pulizia non c’entra . Questa devastazione è stata disposta da qualche ente pubblico ed e’ stata pagata con i soldi pubblici. Occorre protestare per evitare che si ripeta". Di altro avviso il presidente del Consorzio Fiume Olona, Giovanni Maria Nidasio che ha precisato la natura dei lavori in corso: "Si tratta di un intervento relativo alla sicurezza delle sponde che vanno preservate. Forse non molti sanno che c’è una legge in Italia che non permette di far crescere alberi ad alto fusto fino ad una certa distanza dalla riva". Poi aggiunge che l’intervento è stato coordinato con l’Ersaf che è l’ente di Regione Lombardia che si occupa delle foreste: "Non è in atto un abbattimento selvaggio di alberi ma un intervento ragionato che serve a garantire la sicurezza in un ambito fluviale come quello dell’Olona dove in poche ore si può passare da una portata risibile di acqua ad una portata di 90 metri cubi al secondo. Se le sponde cedono, gli alberi finiscono in acqua e si possono creare problemi alla sicurezza di tutti". Pochi chilometri più a valle, fra Parabiago e San Vittore Olona, la situazione invece risulta ampiamente compromessa ormai da tempo per la costruzione delle vasche volano che hanno fatto sparire completamente spariti gli alberi. Ettari di territorio senza più un arbusto, spazzato via dall’opera di un mega cantiere spuntato nei campi.