PAOLO GIROTTI
Cronaca

Legnano, nel ristorante il deposito di coca e marijuana: sette spacciatori indagati dalla Procura di Busto Arsizio

L’inchiesta avviata nel gennaio 2023 si è avvalsa di intercettazioni telefoniche. A disposizione dei pusher anche un appartamento ad Arconate. Più di trenta chili di stupefacente sequestrati

Un'operazione antidroga dei carabinieri nei boschi dello spaccio

Legnano (Milano), 18 luglio 2024 – I carabinieri della Compagnia di Legnano hanno denunciato sette soggetti, tra i 30 e i 48 anni, di cui tre italiani e quattro albanesi, tutti destinatari di un avviso di conclusione delle indagini preliminari emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di di Busto Arsizio, cinque dei quali a vario titolo pregiudicati, responsabili di spaccio di ingenti quantità di cocaina hashish e marijuana nelle zone dell’Alto Milanese. L'indagine, condotta anche mediante attività tecniche di intercettazione telefonica e ambientale, è stata avviata a gennaio del 2023 a seguito di un attento monitoraggio del fenomeno dello spaccio nel territorio del Legnanese e dei Comuni limitrofi, e ha consentito di individuare un gruppo criminale dedito alla vendita al dettaglio di cocaina, hashish e marijuana e che si avvaleva, per lo stoccaggio della sostanza, di un appartamento in Arconate e di un ristorante in Cerro Maggiore nella disponibilità di due degli indagati, ove la sostanza veniva custodita in attesa della successiva cessione ai consumatori. 

La direttrice Legnano-La Spezia

Nel giugno del 2023 i militari della Sezione operativa di Legnano hanno effettuato tre arresti in flagranza di reato nei confronti di altrettanti soggetti di nazionalità italiana, tra cui due dei soggetti destinatari dell’avviso di conclusione indagini, in quanto trovati in possesso complessivamente di oltre venti chili di hashish e oltre 10 chili di marijuana. Nello stesso contesto a maggio 2023, sempre su input dei carabinieri di Legnano, i carabinieri di Sarzana effettuavano un ulteriore arresto di due soggetti italiani trovati in possesso di quattro etti di marijuana e 58 di hashish a loro ceduti da un soggetto albanese facente parte della compagine criminale indagata.  La compagine criminale era ben organizzata, seguiva protocolli operativi ben collaudati e si avvantaggiava di una rete di cessioni al dettaglio per lo più quotidiana, che garantiva ricche e sicure fonti di guadagno assicurando la distribuzione di notevoli quantità di sostanza in un breve arco di tempo.