ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Spacciatore accoltellato nel bosco. Restano in carcere i due carabinieri

Varese, il gip ha convalidato il fermo dei militari accusati di tentato omicidio e sospesi dall’Arma. Entrambi fuori servizio si trovavano di notte in una zona di spaccio. Nessuno di loro ha fornito spiegazioni.

Spacciatore accoltellato nel bosco. Restano in carcere i due carabinieri

Restano in carcere i due carabinieri fermati con l’accusa di tentato omicidio nei confronti di un giovane extracomunitario, accoltellato nella notte tra venerdì 5 e sabato 6 luglio, nei boschi in via Rosselli a Castiglione Olona, zona nota per lo spaccio di droga. Il gip del Tribunale di Varese, dopo aver convalidato il fermo per i due militari, nella giornata di martedì, nell’udienza di convalida, ieri nel primo pomeriggio ha sciolto la riserva applicando la misura della custodia in carcere per entrambi, uno a Varese, l’altro a Busto Arsizio.

I due carabinieri, ora sospesi dall’Arma, assistiti dagli avvocati Fabio Fiore e Bruno Stefanetti, nella giornata di martedì sono comparsi davanti al Gip, uno ha fornito la sua versione dell’accaduto e cioè di essere stato aggredito, l’altro si è invece avvalso della facoltà di non rispondere, in quanto, ha spiegato il suo legale, aveva già riferito al pm di essere intervenuto per difendere il collega. Gli inquirenti hanno sequestrato un coltello in uso ai carabinieri. Al momento resta da capire il motivo per cui i due militari si trovassero in quella zona dal momento che non erano in servizio mentre come comunicato in una nota diffusa dalla Procura della Repubblica di Varese dopo il fermo di entrambi "in assenza di alcun ordine d’impiego, sarebbero intervenuti in un’area boschiva dove era in corso una presunta attività di spaccio di stupefacenti". La vittima dell’accoltellamento, un giovane extracomunitario, è stato trovato ferito da alcuni residenti, quindi sul posto sono arrivati i soccorsi, portato all’ospedale di Circolo di Varese è stato sottoposto a due interventi chirurgici, è in prognosi riservata.

Non sono ancora chiuse le indagini che riguardano anche un altro drammatico episodio, la morte il 10 febbraio 2023 di un marocchino nei boschi dello spaccio di Castelveccana, decesso sopraggiunto in seguito al ferimento con un colpo di fucile, durante un pattugliamento. Per la vicenda è indagato un sottoufficiale dell’Arma in servizio a Luino. Gli inquirenti hanno disposto lo scorso anno una prima serie di perizie balistiche depositate nel giugno 2023, la Procura ha però disposto nuovi esami tecnici di cui si attende a breve l’esito.