Bareggio, invalido e senza lavoro: "Ma a fine mese verremo sfrattati"

ll dramma di una famiglia di 4 persone che non riesce più a pagare l’affitto e non sa a chi rivolgersi

Per Antonio e Veronica l'incubo dello sfratto si avvicina (foto d'archivio)

Per Antonio e Veronica l'incubo dello sfratto si avvicina (foto d'archivio)

Bareggio (Milano) - Il dramma di una famiglia che rischia di rimanere sulla strada. Lui è Antonio, ha 56 anni, e dall’ictus che lo ha colpito il 3 giugno dello scorso anno è sulla sedia a rotelle e non riesce più a vedere. Lei è Veronica, la moglie che deve accudirlo 24 ore su 24. E poi ci sono due figli, una ragazza di 17 anni e il ragazzo di 14, anche lui con problemi cardiaci dalla nascita. Entrambi vanno al liceo a Magenta.

Vivono a Bareggio e il prossimo 24 gennaio riceveranno la visita dell’ufficiale giudiziario, dei Carabinieri e del fabbro, perché per quel giorno è fissato lo sfratto esecutivo. Morosità da un paio di anni circa, salvo qualche somma elargita di recente. Morosità dovuta a una situazione economica che si era fatta sempre più pesante. Perché i problemi di salute per Antonio cominciano in epoca covid, quando viene ricoverato per otto mesi in ospedale senza poter vedere nessuno. Con i problemi di salute e con il ricovero il lavoro cessa.

Niente più soldi. Veronica chiede aiuto perché se non interviene qualcuno rischiano davvero di rimanere sulla strada in una situazione già di per sé difficilissima. "Purtroppo i proprietari rivogliono la casa, indipendentemente dai pagamenti, e non ci sono alternative – spiega Veronica – Abbiamo contattato tutti gli enti preposti, ma le soluzioni non le abbiamo trovate".

Il problema urgente per la famiglia bareggese, che vive in quella casa da 17 anni, è trovare quanto prima un alloggio. Non è una cosa semplice perché deve essere adeguato per una persona in carrozzina e con il bagno per disabili. Antonio lunedì ricomincerà le terapie al don Gnocchi di Milano nella speranza che le sue condizioni possano migliorare.

Ad accompagnarlo saranno i volontari reperiti tramite il Comune. Un piccolo aiuto in un mare di problemi che si sono accavallati da due anni a questa parte e che hanno gettato una famiglia nel baratro.

"Non avremmo mai voluto rendere pubblica questa vicenda – continua Veronica – se lo facciamo è soltanto per sensibilizzare l’opinione pubblica su quello che ci sta succedendo. Lottiamo per il diritto di avere una casa, e tutti dovrebbero avere una casa". Il 24 gennaio viene visto con terrore da Veronica. Forse ci sarà una proroga e i tempi si allungheranno. "Ma non potremo continuare a vivere in questo modo – conclude – chiediamo un aiuto concreto nell’immediato".