
Semaforo a chiamata miope Il via libera alla svolta scatta sul filo dei centimetri
Chi percorre viale Giotto, la circonvallazione a nord dell’abitato, da alcune settimane trova un nuovo semaforo. È stato posizionato per garantire la sicurezza alle persone in bicicletta che, trovandosi sulla nuova pista ciclabile che parte da Cassinetta di Lugagnano ed è diretta al centro della città, devono attraversare la circonvallazione, solitamente assai trafficata di auto e camion. Un semaforo che, proprio perché i ciclisti non sono numerosi, si attiva a chiamata. Sia per chi deve attraversare la strada ma anche per chi, percorrendo la circonvallazione, deve svoltare in via Ginibissa.
Ma molti non lo sanno: sul palo del semaforo non c’è alcuna indicazione al riguardo. Prima la svolta era regolata da un cartello di precedenza che prima di svoltare si doveva assicurare alle auto provenienti in senso contrario. Il nuovo semaforo si attiva a chiamata anche per chi deve svoltare in via Ginibissa, ma a condizione che l’auto si avvicini alla riga bianca.
"Già nei giorni scorsi ho assistito a delle scene quasi ridicole in cui il conducente che si trova alle spalle di una macchina ferma che deve svoltare scende per invitare l’altro automobilista ad avanzare di qualche decina di centimetri perchè altrimenti il semaforo resta sempre sul rosso – testimonia Giuseppe B. un nostro lettore –. Stamattina c’erano sei auto in fila. A un certo punto il conducente della terza vettura è sceso in mezzo alla strada ed ha imprecato nei confronti del primo, sollecitandolo ad avvicinarsi alla riga. Subito dopo il traffico è defluito".
Un cartello del genere, che indica alle auto di avvicinarsi alla riga bianca al fine di azionare il semaforo, lo si trova qualche centinaio di metri prima di questo nuovo, sulla circonvallazione di Albairate. G.Ch.