ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Scalo crocevia di droga. Arrestato giovane pusher

Era destinatario della spedizione di un chilo di hashish arrivato dalla Spagna. Merce che avrebbe poi inviato ai suoi clienti con servizi di “Home Delivery”. .

Scalo crocevia di droga. Arrestato giovane pusher
Scalo crocevia di droga. Arrestato giovane pusher

La sostanza stupefacente, hashish, era arrivata a Malpensa dalla Spagna, intercettata a cargo city dagli uomini della Guardia di finanza del Comando Provinciale di Varese che al termine dell’attività di indagine hanno arrestato un giovane, residente a Sesto San Giovanni, destinatario della spedizione contenente oltre un chilo di droga. Durante l’operazione, i finanzieri hanno perquisito l’abitazione del giovane pusher arrestato e hanno rinvenuto altro "fumo" per un totale di due chili di stupefacente sequestrato, materiale per il confezionamento (una sigillatrice sottovuoto, sacchetti per il confezionamento sottovuoto, sacchi e confezioni in cartone relativi a spedizioni tramite corriere), un bilancino di precisione, quattro telefoni cellulari attivi e 12.000 euro in contanti.

Dai primi accertamenti è emerso che la grossa disponibilità economica, incompatibile con la condizione di disoccupato per aver rifiutato un’opportunità di lavoro lecito che gli era stata offerta, ma meno remunerativa e più faticosa del "traffico" che gestiva, derivava da un’attività di spaccio abituale. L’arrestato, secondo quanto ricostruito, avrebbe abitualmente acquistato la sostanza stupefacente dall’estero prevalentemente da Paesi della penisola Iberica per poi riconfezionarla minuziosamente e spedirla ai suoi "clienti" con veri e propri servizi di "Home Delivery". Il consumatore gli ordinava le dosi attraverso un account attivato dall’indagato su una nota piattaforma social network, le pagava, forniva il proprio indirizzo di ricezione dello stupefacente e in cambio l’arrestato curava tutti i dettagli della consegna affinché il recapito andasse a buon fine. Riceveva anche le "recensioni" per qualità della merce e del servizio, tra le tante, "fratello sto hash veramente top, sapore pulito e dolce e high consistente". Da quanto emerso dai primi accertamenti, inoltre, il giovane si serviva di almeno quattro identità differenti per poter svolgere in incognito la sua attività illecita ed usava anche un cellulare abbinato al nominativo della propria madre. Dalla droga sequestrata si sarebbero potute ricavare almeno 5.000 dosi, per un profitto illecito stimato di almeno 50.000 euro.